Artistica
Ginnastica artistica, Manila Esposito vince il Trofeo di Jesolo dopo 14 anni. Il Dragone sublima una crescita cristallina
Manila Esposito si è imposta nel concorso generale individuale del Trofeo di Jesolo 2023, riuscendo a fare la differenza sul giro completo nella Classicissima della Polvere di Magnesio. Un successo italiano nell’all-around mancava addirittura dal 2009 (Lia Parolari, prima e unica azzurra fino a ieri a fera festa in Laguna), in quello che è uno degli appuntamenti internazionali più prestigiosi nel panorama della ginnastica artistica. Va chiaramente detto che mancavano le statunitensi, da sempre monopolizzatrici della kermesse, ma il 54.434 con cui la campana ha conquistato l’ambito Dragone è un punteggio di tutto rispetto, anche perché bisogna considerare che la caduta in uscita alla trave l’ha privata di un punto. Il successo della 16enne certifica la perentoria crescita tecnica e agonistica di cui si è resa protagonista negli ultimi mesi.
Lo scorso autunno fece il proprio esordio ai Mondiali e scontò inevitabilmente un po’ di emozione, soprattutto nella finale a squadre dove commise un importante errore al corpo libero. All’inizio di questa annata agonistica (la sua seconda tra le seniores) c’è stato un sensibile cambio di passo, certificato dalla vittoria al volteggio nella tappa di Coppa del Mondo disputata a Cottbus e da una serie di ottime prestazioni offerte nelle prime due prove di Serie A. Fino al sigillo del PalaInvent, arrivato grazie soprattutto a due notevoli squilli al corpo libero (perentorio 14.000 partendo da 5.7) e alle parallele asimmetriche (13.967, 5.7 il D Score).
Il trasferimento a Brescia, per unirsi alle altre Fate (in campionato continua a indossare il body di Civitavecchia), ha indubbiamente fatto bene a una ginnasta che necessitava soltanto di tempo per palesare il proprio talento agonistico e sfoggiare doti che appaiono cristalline. Ieri ha saputo lasciarsi alle spalle le compagne Alice D’Amato (54.067, caduta al corpo libero in ultima rotazione) e Angela Andreoli (53.000), ora può guardare con ottimismo agli imminenti Europei di Antalya (le convocazioni devono ancora essere ufficializzate) e ai Mondiali in autunno, dove l’Italia cercherà il riscatto e il pass per le Olimpiadi di Parigi 2024.
Foto: Filippo Tomasi/FGI