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Ginnastica artistica, Matteo Levantesi tenta l’azzardo alle parallele e sbaglia agli Europei. Kovtun batte Arican

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Matteo Levantesi

Matteo Levantesi ha tentato il tutto per tutto in occasione della Finale alle parallele pari agli Europei 2023 di ginnastica artistica. Il ribattezzato Nano ha cercato una difficilissima combinazione per dare l’assalto al risultato di lusso, ma purtroppo ha commesso un grosso errore sull’attrezzo (paragonabile a una caduta a livello di codice) che ha compromesso l’intero esercizio e che gli ha impedito di dare l’assalto alle medalgie.

Il marchigiano, già finalista di specialità lo scorso anno e martedì capace di conquistare la medaglia d’oro insieme agli altri Moschettieri nella gara a squadre, ha chiuso in ottava posizione con il punteggio di 13.133 (5.6 il D Score e 7.533 per l’esecuzione) dopo essersi presentato all’atto conclusivo con il terzo accredito del turno preliminare. Il ribattezzato Nano va ampiamente elogiato per averci provato e per la caparbietà dimostrata sugli staggi, dopo essere già salito sul podio recentemente in Coppa del Mondo. Ci riproverà ai Mondiali autunnali, con il mirino puntato verso le Olimpiadi di Parigi 2024.

A trionfare è stato l’ucraino Illia Kovtun, con un mirabolante 15.166 (6.6 per le difficoltà). Si tratta del suo primo sigillo in campo continentale dopo l’argento dello scorso anno, ma nel suo palmares figurano anche due bronzi europei sul giro completo (2021 e 2023) e il terzo posto iridato nel concorso generale nel 2021. Il 19enne ha battuto il turco Ferhat Arican, Campione d’Europa nel 2020 e nel 2021 nonché bronzo alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Il padrone di casa non è riuscito a vincere di fronte al proprio pubblico e si è dovuto accontentare della medaglia d’argento (14.933, 6.5 il D Score), precedendo lo spagnolo Thierno Diallo (14.733, 6.4). Giù dal podio il rumeno Andrei Muntean (14.400) e il francese Cameron-Lie Bernard (14.366), mentre gli svizzeri Eddy Yusof (13.466) e Noe Seifert (13.366) pagano grossi errori.

Foto: Photo LiveMedia/Filippo Tomasi

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