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Ciclismo
Giro di Romandia 2023, Yates si prende tappa e maglia a Thyon 2000, terzo Caruso, bene Bernal
Tappa e maglia per Adam Yates nella penultima frazione del Giro di Romandia. Il britannico della UAE Team Emirates si prende il successo nella tappa regina della breve e corsa a tappe svizzera, con arrivo a Thyon 2000 vincendo per distacco su Thibaut Pinot (Groupama-FDJ) e Damiano Caruso (Bahrain-Victorious), autore di una buonissima prova. Grazie agli abbuoni e al crollo del compagno di squadra Ayuso, Yates si prende anche la vetta della generale avanti a Matteo Jorgenson (Movistar), quinto e secondo nella generale a 19”, e allo stesso Caruso che sale sul terzo gradino del podio a 27” dalla vetta.
Classifica che a inizio giornata non vede più Tobias Foss (Jumbo-Visma), ritiratosi con Robert Gesink per poter riposare in vista del Giro d’Italia. Dopo tante schermaglie, si forma un gruppo di dieci uomini con Ewan Costiou (Arkea-Samsic), Ben Zwiehoff (Bora-Hansgrohe), Gianmarco Garofali (Astana Qazaqstan), Christopher Juul-Jensen, Lawson Craddock (Jayco-AlUla), Antoine Debons (Svizzera), Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), Thomas De Gendt (Lotto Dstny), Josef Cerny (Soudal-QuickStep) e Julien Bernard (Trek-Segafredo), che ne approfitta per cristallizzare la classifica GPM.
Il gruppo non concede più di tre minuti attorno al GPM di Lens, e il gruppo fa per avvicinarsi piano piano già ai piedi di Thyon 2000, riprendendo metà dei fuggitivi e riassorbendoli a metà salita. Poi si mette a tirare la Jayco-AlUla per Eddie Dumbar, facendo così staccare Ethan Hayter (Ineos-Grenadiers) ma soprattutto il compagno di squadra Matteo Sobrero, in top 10.
Successivamente prende in mano la situazione il Team DSM, che screma il gruppo e manda in crisi anche il leader della generale Juan Ayuso (UAE Team Emirates). Rimangono in nove in avanti, con Uijtdebroeks e Poole a fare da spalla a Romain Bardet, a resistere sono Adam Yates (UAE Team Emirates), Simon Carr (EF Education Easypost), Eddie Dumbar (Jayco-AlYla), Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Matteo Jorgenson (Movistar) e Damiano Caruso (Bahrain-Victorious).
Il primo a rompere gli indugi è Bardet ai -7, ma non fa selezione. Poi ci prova Dumbar, ma lo scatto bruciante è quello di Yates che stacca tutti ai -4 dal traguardo; l’unico a provarci è Pinot, che però parte un pelo troppo tardi e si accontenta della seconda piazza a soli sette secondi. Caruso regola il gruppo degli inseguitori, mentre è da segnalare il buon ottavo posto di Egan Bernal (Ineos-Grenadiers), autore di una buonissima prova.
Foto: LaPresse