Ciclismo

Giro d’Italia 2023: chi sarà il capitano della Ineos-Grenadiers? Geoghegan Hart un gradino avanti a Thomas

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Il via dell’edizione numero 106 del Giro d’Italia è ormai alle porte. Sabato 6 maggio la Corsa Rosa partirà da Fossacesia Marina, in Abruzzo, per intraprendere il suo viaggio per la penisola lungo tre settimane. Se Primoz Roglic e Remco Evenepoel saranno i grandi sfidanti su cui saranno puntati tutti i riflettori, la INEOS Grenadiers potrebbe provare a guastare i piani delle due stelle, andando a caccia del quarto Trofeo Senza Fine nelle ultime sei edizioni.

Il capitano designato è il gallese Geraint Thomas, al ritorno al Giro dopo i due ritiri delle edizioni 2017 e 2020. Se allo scorso Tour de France non ha potuto fare altro che essere lo “spettatore più vicino” dello spettacolare duello tra Vingegaard e Pogacar, al Giro d’Italia di quest’anno le ambizioni sono di fare ancora meglio.

Thomas non ha infatti nascosto il suo desiderio di provare a vincere la corsa e d’altronde, un corridore col suo palmares, non può certo accontentarsi di lottare per un piazzamento. Una delle armi menzionate da Thomas a più riprese è stata la forza della squadra: la INEOS potrà contare infatti su un organico di assoluto livello, all’interno del quale figurerà anche il londinese Tao Geoghegan Hart.

Anche per lui si tratta della prima partecipazione dal 2020 ma se per Thomas quell’edizione finì con una caduta ed un ritiro, per il più giovane collega si chiuse sul gradino più alto del podio e con la Maglia Rosa addosso. Geoghegan Hart sarà dunque una carta importantissima per il team, non nuova all’avere più di un uomo in classifica generale.

L’incognita sta dunque nel provare ad individuare chi dei due potrebbe essere il corridore su cui puntare per il risultato finale. Per quanto mostrato finora, non c’è dubbio che Tao Geoghegan Hart arrivi al Giro con risposte ampiamente migliori. Vittorie e piazzamenti di rilievo tra Vuelta Valenciana e Tirreno-Adriatico, fino ad un Tour of the Alps sostanzialmente dominato. Lo stesso Tour of the Alps che ha invece visto “G” faticare, come già accaduto a marzo in Catalogna.

Dalle dichiarazioni del team e dello stesso Geoghegan Hart, il piano A dovrebbe vedere Geraint Thomas comandare la squadra, anche e soprattutto per i tantissimi chilometri a cronometro (73, divisi tra tre frazioni), previsti nel percorso. Se la strada dovesse però dare verdetti negativi per il gallese, la INEOS non rimarrebbe certo a secco di opzioni.

Foto: LaPresse

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