Ciclismo
Giro d’Italia 2023: Damiano Caruso, obiettivo top10 o una tappa di prestigio?
Con un Giulio Ciccone in dubbio (l’abruzzese della Trek-Segafredo sarebbe stata la speranza più importante in casa azzurra), il Bel Paese al Giro d’Italia si presenta ancora puntando sui veterani in chiave classifica generale: uno su tutti Damiano Caruso.
Il siciliano, assieme a Jack Haig e Santiago Buitrago (entrambi mai costanti però nei grandi giri fino ad oggi), è sicuramente il capitano della Bahrain-Victorious che parte ambiziosa verso la Corsa Rosa.
L’azzurro, scavallati i trent’anni, ha trovato il definitivo salto di qualità: ora ne ha 35, ha conquistato risultati eccellenti nelle stagioni passate ed ha l’esperienza giusta per trovare un altro colpo di qualità.
Lottare con i vari Roglic ed Evenepoel, favoriti per la vittoria finale, lo troviamo apparentemente impossibile, giocarsi però qualcosa in graduatoria, che sia una top-10 o sognare addirittura qualcosa più in grande è più che fattibile per l’isolano. Tenersi stretta la classifica poi non deve chiudergli gli orizzonti: una tappa al Giro nell’anno d’oro (2021) l’ha già vinta, ha tutte le carte in regola per provarci ancora ad alzare le braccia al cielo.
Foto: Lapresse