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Giro d’Italia 2023, Giada Borgato: “Vedo Roglic meglio di Evenepoel. E gli italiani su cui puntare…”

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Giada Borgato

Abbiamo raggiunto telefonicamente a Palma di Mallorca Giada Borgato, impegnata in questi giorni in uno shooting per il noto marchio d’abbigliamento Q36.5: “Siamo arrivati ieri qui a Palma e insieme a noi c’è anche Vincenzo Nibali. Sono giornate in cui siamo un po’ a tutta, ma mi sto divertendo molto. Tornerò a casa domenica perché sabato c’è in programma la Gran Fondo 312 (312 sono i km del percorso più lungo in programma sabato, ndr) che probabilmente farò – anche se sono percorsi molto lunghi – infatti ho optato per quello più breve che comunque è di 160 chilometri e ci sarà molto dislivello“. Ne abbiamo così approfittato per fare due chiacchiere in vista del Giro d’Italia che scatterà il prossimo 6 maggio da Fossacesia Marina, in Abruzzo.

Al Giro d’Italia è impensabile credere che il vincitore non sia uno tra Evenepoel e Roglic?

“In tre settimane può succedere di tutto, quindi mai dire mai. Chiaramente loro sono i grandi favoriti e quindi presumibilmente la lotta sarà tra questi due corridori”.

 Evenepoel è superiore a Roglic o pensi che partano alla pari?

“Non saprei, non li abbiamo mai visti in uno scontro diretto anche di recente. Primoz può essere il favorito per l’età e quindi l’esperienza, Remco arriva da una grande vittoria alla Liegi e quindi è galvanizzato e ha una squadra che gira tutta intorno a lui. Tra i due però io dico Roglic”. 

Sia Evenepoel sia Roglic dovrebbero fare il vuoto a cronometro, ma sulle salite più dure potrebbero pagare: chi pensi che potrebbe attaccarli?

“Vlasov può fare bene e la Ineos deve giocare bene come squadra. Non so se Geoghegan Hart sarà al livello degli altri due, però la Ineos ha anche Geraint Thomas. Bisognerà poi vedere il livello di Joao Almeida, ma non credo possa impensierire Roglic o Evenepoel. Sarà Tao (Geoghegan Hart, ndr) l’uomo da tener d’occhio”. 

Cosa ti aspetti dai veterani Caruso e Pozzovivo?

“Pozzovivo penso possa ambire con la sua esperienza ad una top10, è l’uomo che resiste sempre. E’ partito bene quest’anno, anche se in ritardo, e ha portato a casa subito buoni risultati. Caruso andrà visto giorno per giorno, la Bahrain secondo me capirà strada facendo chi sarà il capitano”.

Che Giro d’Italia ti aspetti da Ganna?

“Filippo ha subito la prima cronometro dove può ambire alla maglia rosa e sarà sicuramente un suo obiettivo. Purtroppo poi dovrà lavorare per la squadra e quindi in alcune tappa sarà sacrificato, in altre invece potrà provare a dire la sua”. 

Pensi che vedremo qualche giovane italiano farsi largo per la classifica generale? 

“Ciccone speriamo si riprenda dal Covid, ma non è più così giovane. Oltre a Zana e Fortunato. mi aspetto un bel Giro d’Italia da Covi e Zambanini”. 

Chi sarà secondo te il miglior italiano nella generale?

“Spero Ciccone, ma bisogna vedere come starà e se riuscirà a recuperare. Come italiani puntiamo su di lui. Per Caruso invece, come ho detto, bisognerà vedere strada facendo”. 

Il ciclismo femminile italiano non ha ottenuto vittorie nelle classiche quest’anno: solo sfortuna o inversione di tendenza?

“Quest’anno ci è mancata la Cavalli, ma con Longo Borghini ci siamo difese bene. La SD Worx quest’anno va davvero forte. Lo scorso anno le nostre ragazze sono state eccezionali e quindi non è semplice ripetere i risultati della passata stagione, però fino ad oggi ci siamo difese molto bene”. 

Foto: Lapresse

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