Calcio

Inter-Juventus, da che punteggio si riparte? Il regolamento della Coppa Italia e la regola dei gol in trasferta

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Ancora qualche ora e poi sarà Inter-Juventus. La Coppa Italia è pronta a tornare nuovamente in campo e a farlo oggi, mercoledì 26 aprile, saranno proprio la squadra milanese e quella piemontese. Un derby d’Italia che si prospetta infuocato quello tra gli uomini di Simone Inzaghi e quelli di Massimiliano Allegri. Ci si gioca una grande opportunità questa sera a partire dalle 21.00 a San Siro: quella di strappare il pass per la finale del torneo, prevista per il  24 maggio 2023 allo Stadio Olimpico di Roma.

La gara si giocherà tra qualche ora e si prospetta scoppiettante. Quella di oggi sarà quindi la gara di ritorno della semifinale di Coppa Italia. Le altre due squadre in corsa sono la Fiorentina e la Cremonese, che invece si affronteranno solamente domani e allo stesso orario, ma all’Artemio Franchi. Ma concentriamoci maggiormente su Inter e Juventus, perché questa sera scopriremo la prima finalista del torneo. 

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INTER-JUVENTUS: LA REGOLA DEL GOL IN TRASFERTA

Nerazzurri e bianconeri, lo scorso 4 aprile all’Allianz Stadium di Torino, si sono già affrontate nella gara d’andata. Un incontro che definire teso sarebbe riduttivo. Il primo gol del match è arrivato solamente all’83esimo con la rete messa a segno da Juan Cuadrado. La sfida sembrava chiusa ma a pareggiare i conti, al 95esimo minuto, ci ha pensato Romelu Lukaku. Big Rom si è presentato sul dischetto e dagli undici metri ha impallinato Mattia Perin.

Quest’oggi si ripartirà dunque dall’1-1 di più di tre settimane fa. E c’è una regola importantissima che va ricordata: nella Coppa Italia 2022/2023 la regola dei goal in trasferta è stata abolita. I gol messi a segno in trasferta, dunque, non varranno doppio e sarà necessario segnarne sempre uno in più rispetto all’avversario. In caso di ulteriore pareggio tra Inter e Juventus dopo i 90′ minuti odierni, si volerà prima ai tempi supplementari e poi eventualmente ai rigori. Adesso sarà il campo a dover dire l’ultima parola.

Foto: LaPresse

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