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Ciclismo

Liegi-Bastogne-Liegi 2023: il percorso ai raggi X. Redoute e Roche-aux-Faucons decisivi?

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Remco Evenepoel

La Liegi-Bastogne-Liegi chiude il denso mese di aprile dedicato alle Classiche del Nord: dopo l’apertura con il Fiandre, la chiosa spetta alla Doyenne che è anche l’ultimo anello del Trittico delle Ardenne composto da Amstel Gold Race, Freccia Vallone e, appunto, la più antica delle classiche, che quest’anno arriva alla 109a edizione.

I 258.1 km e i 4443 metri di dislivello metteranno come di consueto alla prova i corridori. Saranno ben 11 le cotes da affrontare: la prima sarà la Cote de la Roche-en-Ardenne dopo poco meno di 70 chilometri (2,8 km al 6,2% di pendenza media). Successivamente ci saranno dei sali e scendi e un falsopiano per arrivare a Bastogne e dopo 120 chilometri dalla partenza i corridori affronteranno la Cote de Saint-Roch (1 km all’11,2%).

La corsa entrerà definitivamente nel vivo da Vilsalm in poi: in rapidissima successione i protagonisti si confronteranno con la Cote de Mont-Le Soie (1,7 km al 7,9%), la Cote de Wanne (3,6 km al 5,1%), la Cote de Stockeu (1 km al 12,5%) e la Cote de la Haute-Levée (2,2 km al 7,5%). La selezione fra i migliori sarà già notevole e, dopo 15 km, ci sarà il Col du Rosier (4,4 km al 5,9%) che introdurrà i corridori nel gran finale.

Quattro sono le salite che porteranno fino a 13,5 km dal traguardo finale di Liegi: la Cote de Desnié (1,6 km all’8,1%), la Cote de la Redoute (1,6 km al 9,4%), la Cote des Forges (1,3 km al 7,8%) e la Cote de la Roche-aux-Faucons (1,3 km all’11%). Lo scorso anno l’attacco decisivo di Remco Evenepoel arrivò sulla Redoute, mentre due anni fa Pogacar vinse in volata: il percorso è duro e selettivo e si presta a numerosi scenari.

Foto: Lapresse

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