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Lorenzo Musetti ha scritto “Super Coach?”: cosa vuol dire e a chi si riferisce

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Super coach?“. Lorenzo Musetti, dopo la memorabile vittoria contro Novak Djokovic agli ottavi di finale del torneo ATP di Montecarlo, con una penna evidenziatrice ha scritto questa parola sulla telecamera che lo stava riprendendo con un primo piano: un messaggio forte e chiaro, che di certo i diretti interessati hanno colto.

COSA HA VOLUTO DIRE LORENZO MUSETTI? 

Riassunto delle puntate precedenti. Prima di oggi la stagione di Lorenzo Musetti era stata tutt’altro che esaltante. L’eliminazione al 1° turno degli Australian Open per mano di Lloyd Harris, la trasferta da dimenticare sul rosso sudamericano, le immediate uscite nei Masters1000 di Indian Wells e Miami, fino alla sconfitta ai quarti di finale dell’ATP di Marrakech contro il francese Alexandre Muller, buon frequentatore dei Challenger e nulla più.

Sul web e sulla carta stampata, nelle scorse settimane, erano fioccati i pareri relativi al percorso di crescita del classe 2002 toscano. In particolare il noto ed apprezzatissimo commentatore tecnico Paolo Bertolucci, da anni inamovibile voce tecnica di SkySport, nella rubrica che cura sulla Gazzetta dello Sport era stato il primo a spiegare come Musetti, a suo avviso, avesse bisogno di un super coach per dare una svolta alla carriera, specificando che tale figura non avrebbe in alcun modo dovuto sostituire l’attuale allenatore Simone Tartarini, bensì affiancarlo con un’attività perlopiù di consulenza. Un po’ come accade nello staff di Jannik Sinner, dove Simone Vagnozzi e Darren Cahill lavorano in simbiosi. Peraltro Bertolucci ha ribadito il medesimo concetto anche in un’intervista ad OA Sport della scorsa settimana: “Sinceramente io ne ho già parlato in maniera chiara. A mio parere serve un consulente esterno che possa dare una mano. Non ho mai detto che Santopadre e Tartarini, i tecnici che si occupano della loro gestione, debbano essere sostituiti. Tuttavia, non vedo perché non pensare a un supporto, visto che tennisti anche più forti l’hanno fatto. Vogliamo parlare di Djokovic con Ivanisevic? Per me, è il momento di agire e mi auguro che entrambi sappiano ritrovare fiducia“.

Sempre su OA Sport si era espresso in tal senso anche Diego Nargiso, finalista con l’Italia in Coppa Davis nel 1998 (era un doppista sopraffino) e attuale commentatore tecnico su Supertennis: “Devo dire che per certi versi io mi rivedo in Lorenzo e, per sua fortuna, lui è decisamente più forte di me. Anch’io, dopo la vittoria di Wimbledon junior, avevo dovuto affrontare dei problemi nella mia crescita, commettendo degli errori che poi mi hanno impedito di arrivare a certi livelli. Musetti parte da una base diversa, è straordinario il suo repertorio, ma io credo che ora come ora sia venuto il momento di cambiare. Io ho grandissima stima di Simone, lo conosco, e credo abbia fatto un lavoro straordinario. Tuttavia, io penso che a Lorenzo faccia comodo una figura che abbia un passato di vittorie importanti alle spalle e che sappia fargli capire cosa voglia dire partire coi favori del pronostico in un torneo. Tartarini, credo, non possa aiutarlo in questo”. 

Si tratta di dichiarazioni che hanno fatto discutere a lungo sui social ed inevitabilmente sono giunte all’orecchio dello staff di Lorenzo Musetti. É probabile che non l’abbiano presa molto bene. Proprio Simone Tartarini, sempre ad OA Sport, si è soffermato sull’argomento: “Io non sono sui social per cui un po’ di queste cose me le evito. Certo, sono venute fuori considerazioni da persone del settore che hanno espresso giudizi sui giornali. Avrei preferito che ne parlassero direttamente con il sottoscritto. Ho letto tante sciocchezze e francamente mi viene da sorridere se si pensa al livello raggiunto da Lorenzo. Sono cose che, non lo nego, disturbano anche perché la domanda su questo argomento è una costante. Ma del resto, hanno rotto le scatole a Sinner quando ha lasciato Piatti, dicendo che Vagnozzi non valeva niente e ora se ottiene i risultati è solo per Cahill. Non mi stupisco se ci si esprima in un certo modo nel merito del nostro lavoro”. 

Lorenzo Musetti, scrivendo “Super coach?” sulla telecamera, ha dunque voluto rispondere ironicamente agli addetti ai lavori che gli avevano fornito un consiglio tramite i media, quasi a voler dire: “Ho battuto il n.1 al mondo, ho ancora bisogno di un super coach?“. Di sicuro con questo gesto ha voluto prendere in maniera eclatante le difese di Simone Tartarini, con il quale è legatissimo. Noi di OA Sport rimaniamo super partes: Musetti non era diventato di certo un brocco nei primi mesi del 2023, così come al tempo stesso una rondine non fa primavera, descrivendo in termini di metafora l’apoteosi contro Novak Djokovic. Classe e talento non sono mai mancati, la giovane età lascia presagire margini di crescita ancora importanti e deve mettere in guardia dai giudizi affrettati. Solo il tempo dirà chi avrà ragione in questo civile battibecco a distanza.

Foto: LivePhotoSport

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