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‘Maurizio racconta…’: Nicole Arlia stupisce nel tennistavolo. L’anno d’oro degli sport del ghiaccio
I MIGLIORI DELLA SETTIMANA
Voto della settimana per l’Italia: 6,5
Atleti della settimana (uomini): Abbiati-Andreatta (beach volley)
Atleta della settimana (donna): Katia Ragusa (ciclismo)
Grandi rimpianti nel curling, per quello che poteva essere e non è stato. Quei pochi millimetri che hanno respinto la terza stone dalla casa nel decimo end sono stati fatali a Retornaz e compagni per raggiungere la prima finale della storia per il curling italiano in un torneo iridato, permettendo alla Scozia di batterci per la 18esima volta consecutiva (dal 2015 non superiamo la nostra bestia nera). Alla fine un quarto posto amaro, che comunque rappresenta la seconda miglior performance della storia, dopo il bronzo dello scorso anno. Nel ciclismo, invece, ritengo che Filippo Ganna -prima o poi – riuscirà a conquistare la Roubaix: ancora qualche dettaglio da limare, come l’approccio alle curve e i cambi di ritmo indispensabili per vincere questa classica. Ma la guida sulle pietre c’è. Nella gara femminile una grande Katia Ragusa si arrende solo in volata alla canadese Alison Jackson nel velodromo di Roubaix, dopo essere state in fuga sin dall’inizio della corsa. Nel beach volley Andrea Abbiati e Tiziano Andreatta si sono aggiudicati il torneo Future di Tahiti, secondo circuito per importanza del Volleyball World Beach Volley Tour, giocando in maniera strepitosa durante tutta la settimana. Equipaggi azzurri un po’ arrugginiti nella prima tappa di Coppa del Mondo di vela in Spagna (Trofeo Princesa Sofia): da evidenziare il quarto posto della giovane Benini Floriani nell’Ilca 6, che dimostra grandi progressi dopo il settimo posto agli ultimi Europei, e il dominio dei nostri Nacra17 capaci di andare a doppio podio (argento Bissaro-Frascari e bronzo Ugolini-Giubilei) anche quando Tita-Banti (quarti) non sono al massimo della forma. Il 22enne ligure Matteo Arnaldi ha conquistato il terzo trofeo ATP Challenger della carriera (a Murcia, davanti agli occhi incuriositi di Carlos Alcaraz), e ora si colloca alle porte della top 100 del ranking mondiale (102esimo), mentre in Portogallo Marco Cecchinato si è spinto fino alla semifinale dell’ATP di Estoril, mostrando alcuni degli sprazzi di classe del suo magico 2018, quando fu semifinalista al Roland Garros. Prestigiosa medaglia di bronzo, invece, per Nicole Arlia agli Europei Under 21 di tennistavolo – primo storico podio nella manifestazione per l’Italia in singolare – confrontandosi con rivali di due e tre anni maggiori di lei. Infine, da evidenziare il grande trionfo di Nicolò Strada nell’Arena Games Triathlon Finals di Londra (una sorta di massimo circuito mondiale del triathlon indoor), chiudendo così secondo in classifica generale delle Series 2023 dietro al sudafricano Henri Schoeman: una bella iniezione di fiducia in vista dell’inizio di stagione outdoor.
L’ANNO D’ORO DEGLI SPORT DEL GHIACCIO
È stato il miglior anno di sempre per la Federazione Italiana Sport del Ghiaccio (FISG)? I numeri sicuramente lo confermano, almeno a livello di Campionati del mondo. Questo 2023 si sta rivelando un “annus mirabilis” per tutte le discipline del ghiaccio, quando mancano ormai poche manifestazioni prima della fine della stagione (i Mondiali senior di hockey, il World Team Trophy di pattinaggio artistico e il Mondiale Team Mixed di curling). Mai, prima di quest’anno, l’Italia si era fregiata di almeno due podi iridati –nella stessa stagione – in tre differenti discipline: le due medaglie di Saitama nel pattinaggio di figura (coppie di danza e artistico), le quattro di Seul nello short track (Sighel oro e argento nei 500 e 1500 metri, l’argento della staffetta maschile e il bronzo di quella mista) e le tre di Heerenveen nello speed skating (Ghiotto oro e argento nei 10mila e 5mila metri, Giovannini bronzo nella mass start). Inoltre, i netti miglioramenti del curling (quarti gli uomini e quinte le donne nei tornei iridati) e dell’hockey su ghiaccio (nazionale maschile vincitrice dell’Euro Ice Hockey Tournament dopo 17 anni) sono la ciliegina sulla torta di una splendida stagione.
Per legittimare questa affermazione, ad esempio, va rimarcato che solo nel 2014 il pattinaggio artistico del Bel Paese aveva ottenuto più di un podio mondiale nella medesima edizione (allora furono Cappellini-Lanotte nella danza e Carolina Kostner). Nello speed skating, addirittura, mai prima del 2023 l’Italia aveva ottenuto un titolo iridato nei Mondiali di singole distanze.
Senza dubbio, la marcia di avvicinamento verso Milano-Cortina 2026 procede nel migliore dei modi, e questi risultati sono frutto della programmazione mirata ad ottenere –si spera- il massimo storico di medaglie a Cinque Cerchi, proprio nei Giochi che ospiteremo. Avanti tutta.
LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA…’
Maurizio Contino
Foto: Fitet