MotoGP
MotoGP, Fabio Quartararo: “Non sappiamo perché la moto sia lenta, è difficile mantenere la calma”
Dopo aver conquistato un miracoloso terzo posto nell’ultimo GP delle Americhe ad Austin, Fabio Quartararo deve masticare un boccone amaro al termine della prima giornata di prove libere del Gran Premio di Spagna 2023, quarto atto stagionale del Mondiale MotoGP. Il francese della Yamaha ha chiuso il venerdì di Jerez de la Frontera addirittura in 16ma posizione, a quattro decimi dalla top10, di conseguenza domani dovrà passare dal Q1 in qualifica.
“Ad essere onesti, quasi tutti hanno migliorato nel pomeriggio. È difficile dire cosa non va, ma tutto, le sensazioni che avevamo oggi sulla moto, ogni volta che entravo in curva non sapevo se l’avrei finita. E nell’ultimo giro stavo migliorando, ma mi sentivo sempre al limite. Ma all’ultimo giro ho detto ‘quello che succede, succede’, e nell’ultimo tratto sono andato largo. Il problema è che non sappiamo perché la moto sia lenta. La moto è aggressiva, non riusciamo a girare. Quindi è difficile“, dichiara El Diablo.
“Onestamente, ogni anno qui perdiamo i punti di forza del passato. Diciamo che la velocità in curva che avevamo quattro anni fa era migliore, più stabile. Ed è quello che abbiamo fatto. Qui la velocità massima non è così negativa, perché si arriva da curve veloci e non si hanno così tante impennate e questo aiuta. Ma il problema non è solo questo. Ci sono molte altre cose, e una di queste è la velocità di percorrenza delle curve che non è buona e la moto è troppo aggressiva. Il comportamento della moto è molto nervoso”, prosegue il campione del mondo MotoGP del 2021.
“Al mattino credo che siamo andati un po’ meglio, ma stasera dobbiamo capire perché facciamo così fatica, dove perdiamo, perché non abbiamo avuto il tempo di controllare adesso. Oggi pomeriggio dovremo verificare esattamente dove perdiamo e speriamo di trovare una soluzione. Anche il mio stile di guida può essere modificato per cercare di migliorare. Per me non è possibile fare la gara dello scorso anno”, spiega il nizzardo classe 1999 (fonte: Motorsport.com).
Pochi spiragli anche a livello di long-run: “È brutto dirlo, ma anche sul passo non siamo a posto. Se il ritmo fosse stato buono ed il time-attack negativo, puoi ancora farcela. La squadra mi dice che il passo non è così male, ma in realtà non è buono perché con le gomme nuove ero più lento di molti altri. È difficile mantenere la calma, perché è il mio quinto anno in MotoGP e non vedo mai un grande miglioramento. Soprattutto su questa pista, facciamo molti giri e io sono sempre più lento. Dobbiamo capire perché. Questa è la cosa principale, ecco perché arriva la frustrazione. Dovremo trovare la soluzione, cercando di trovare qualcosa per domani mattina“.
Credit: MotoGP.com Press