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MotoGP, Francesco Bagnaia ha margine ad Austin. Ora serve capitalizzare anche in gara

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Francesco Bagnaia

Ad Austin Francesco Bagnaia ha disputato una sprint perfetta, lasciandosi alle spalle i tormenti argentini. Pecco è tornato a esprimersi come aveva fatto a Portimao, dove aveva controllato gli avversari senza alcun patema. A onor del vero, il ventiseienne piemontese ha dato la sensazione di essere in assoluto controllo sin dalle prove libere, durante le quali si è quasi disinteressato del lavoro in ottica qualifica.

Cionondimeno, quando è stato il momento di graffiare, il Campione del Mondo in carica ha lasciato un segno indelebile. Pole position, la prima della stagione, con tanto di record della pista. Dopodiché, una sprint senza alcuna sbavatura, grazie alla quale ha recuperato 8 dei 9 punti di distacco da Marco Bezzecchi nella classifica iridata. Domani, Bagnaia avrà quindi la possibilità di tornare leader del Mondiale.

Francamente, alla luce di quanto visto sinora, sarebbe una delusione vedere Pecco non vincere il Gran Premio delle Americhe. Ducati è superiore, lui la sfrutta a meraviglia e appare tranquillissimo, conscio di godere di una supremazia piuttosto marcata. Senza errori o imprevisti, il successo è prenotato. Bisogna “solo” confermarlo.

Classifica Mondiale MotoGP 2023: Bezzecchi in testa, Bagnaia a -1. Quartararo e Marquez distaccati

Il nuovo magic number della MotoGP è il 37, pari al massimo dei punti conseguibili tra sprint e GP canonico. Per Bagnaia, farlo uscire sulla ruota di Austin sarebbe auspicabile, perché rappresenterebbe una mazzata per tutti gli eventuali rivali nella rincorsa al titolo. A proposito. Ce ne sono davvero? Se si ragiona in quest’ottica, oggi l’unica reazione razionale è quella del meme “Confused Travolta”, la famosa immagine GIF di John Travolta perplesso, estrapolata da Pulp Fiction.

Ci sono tutti i presupposti per fare bottino pieno e ripartire dal Texas senza aver lasciato nulla sul piatto. Alex Rins si annuncia un rivale pericoloso per il successo di giornata. Però Honda, per quanto brillante, non vale Ducati; e il catalano, per quanto particolarmente a proprio agio nel Circuit of the Americas, non si vale Pecco. Soprattutto quello del corrente fine settimana.

Foto: MotoGPpress.com

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