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MotoGP, Toprak Razgatlioglu ha provato la Yamaha a Jerez. ‘Ombra turca’ sul futuro di Franco Morbidelli

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Tra lunedì 10 e martedì 11, Toprak Razgatlioglu ha svolto due giorni di test con la Yamaha MotoGP sul tracciato di Jerez de la Frontera. A differenza di quanto avvenuto nell’estate 2022, quando il turco ebbe l’opportunità di salire sulla M1 come premio per aver vinto il Mondiale Superbike 2021, in questo caso si è fatto sul serio.

Il ventiseienne di Alanya, da anni protagonista del campionato iridato dedicato alle derivate di serie, non nasconde di voler fare il salto fra i prototipi nel 2024. Alla luce della situazione, la Casa di Iwata sta valutando il potenziale di un centauro che, in Superbike, è in grado di fare la differenza. Proprio per questo, nel test effettuato in Spagna, è stato affiancato da Cal Crutchlow.

All’esperto collaudatore britannico, impegnato a provare in pista delle novità, è stato chiesto di fare anche da mentore al turco, dandogli tutto l’aiuto necessario per comprendere le differenti dinamiche proposte dalla M1. Che il test fosse probante è dimostrato dal fatto che fossero presenti in loco anche Lin Jarvis e Maio Meregalli, ovvero i due più “alti papaveri” di Yamaha in MotoGP. È dunque evidente come l’ipotesi di “promuovere” Razgatlioglu stia, quantomeno, venendo contemplata. D’altronde Franco Morbidelli è in scadenza di contratto e il suo 2022 è stato deficitario.

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Il ventottenne romano ha dato un segnale di vita in Argentina, chiudendo quarto sia la Sprint che il Gran Premio domenicale, ma il contesto era anomalo e si attendono conferme in gare canoniche. Che Toprak sia meglio di “Frankie” è tutto da dimostrare, ma è proprio quello che Yamaha vuole capire. Può Razgatlioglu essere un “cavallo su cui puntare” anche in MotoGP? Oppure, come tanti altri piloti capaci di spostare gli equilibri in Superbike, sarebbe comunque destinato a un ruolo da comprimario fra i prototipi?

Peraltro, non è un mistero che Yamaha strizzi da mesi l’occhio a Jorge Martin, cercando di far leva sulla delusione per non essere stato promosso nel Factory Team Ducati. Cionondimeno, lo spagnolo gode a tutti gli effetti di un trattamento da ufficiale in seno alla Casa di Borgo Panigale, seppur gareggiando per Pramac. Dunque, perché l’iberico dovrebbe mollare la moto più competitiva, facendo un “salto della fede” su un mezzo in difficoltà?

A Iwata lo sanno. Accaparrarsi il venticinquenne madrileno non sarà semplice. Quindi, giustamente, provano a crearsi un’alternativa in casa. Di certo c’è che Morbidelli dovrà fare i conti con “l’ombra turca” almeno per qualche settimana. Per il romano, il solo modo di annullarla è di brillare di luce propria, ottenendo risultati di rilievo allo scopo di convincere chi di dovere a confermarlo.

Foto: LiveMedia/Valerio Origo

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