Ciclismo
Pagelle Amstel Gold Race 2023: Pogacar inattaccabile, Bagioli salva l’onore dell’Italia
PAGELLE AMSTEL GOLD RACE 2023
Tadej Pogacar, voto 10: ancora una volta si dimostra imbattibile. Dopo il Giro delle Fiandre ecco l’Amstel e potrebbe chiudere il cerchio con Freccia e Liegi. Lo sloveno dà il via le danze lontano dal traguardo, poi screma il gruppo ed infine stacca Pidcock involandosi in solitaria sul traguardo. E pensare che è stato costretto a cambiare bicicletta per una foratura, è passato in secondo piano visto il suo scatto cinque minuti dopo. Devastante.
Ben Healy, voto 8,5: momento di forma spaziale per l’irlandese, che deve accontentarsi nuovamente della piazza d’onore, così come accaduto alla Freccia del Brabante. Qui però è un risultato di lusso: è il primo degli umani, e lo dimostra facendosi trovare sempre al posto giusto nel momento giusto. Sul finale ne ha e stacca Pidcock, arrivando in solitaria.
Tom Pidcock, voto 7: si spegne la lampadina nel momento clou della corsa. Sul primo attacco di Pogacar tiene il passo dello sloveno alla perfezione e sembra potersela giocare alla pari. Successivamente paga sia dal corridore della UAE Emirates che da Healy, crollando sul finale e agguantando quasi per miracolo la terza piazza. Serve qualcosa in più dal britannico della Ineos Grenadiers.
Andreas Kron, voto 7,5: gran corsa del danese che porta punti importanti per la sua Lotto-Dstny. Peccato per il finale: avesse collaborato di più con Lutsenko la sua quarta piazza sarebbe potuta diventare un podio.
Alexey Lutsenko, voto 7: dopo il Giro di Sicilia era apparso brillantissimo, però sull’allungo di Pogacar ha pagato caro il kazako, costretto poi a litigare più volte con Kron per l’inseguimento e accontentandosi della quinta piazza.
Andrea Bagioli, voto 7: salva l’onore dell’Italia in una corsa che il Bel Paese in questo Nuovo Millennio ha vinto più e più volte. Il corridore della Soudal-QuickStep si gestisce bene, tenta l’attacco nel momento giusto, ma Pogacar e co. sono irraggiungibili. Riesce a regolare il drappello inseguitore agguantando una discreta sesta piazza.
Foto: Lapresse