Ciclismo
Pagelle Giro delle Fiandre 2023: Tadej Pogacar inattaccabile, Van Aert senza gambe, Trentin uomo squadra
La seconda Classica Monumento della stagione è stata all’altezza della prima. Lo spettacolo visto oggi al Giro delle Fiandre è stato semplicemente eccezionale, offrendo tutto quello che si può chiedere ad una corsa su due ruote. Con una prestazione da alieno Tadej Pogacar si è preso la vittoria, confermando di essere il numero uno del ciclismo sul panorama internazionale. Dietro di lui uno storico Mathieu van der Poel, con Mads Pedersen che ha battuto Wout van Aert per il terzo gradino del podio.
PAGELLE GIRO DELLE FIANDRE 2023
Tadej Pogacar, 10 e lode: quarta Monumento in carriera dopo i due successi al Lombardia e quello alla Liegi, decima vittoria di questo 2023 e quella sensazione di imbattibilità, di inevitabilità che solo lui è in grado di restituire. I limiti sembrano non esistere per lui, diventa solo il terzo nella storia a vincere sia il Tour de France che il Fiandre e lo fa dando l’impressione che per lui sia quasi normale. Un fenomeno assoluto, uno destinato a raggiungere obiettivi esplorati prima di lui solo da Eddy Merckx. Siamo tutti testimoni.
Mathieu van der Poel, voto 8: il secondo posto dietro a questo Pogacar è un risultato eccezionale, specie per lui che arriva così al quarto podio consecutivo sul traguardo di Oudenaarde. Il voto si abbassa un po’ per una condotta di gara molto distratta nella prima parte che potrebbe avergli fatto spendere quella goccia di energia in più che sarebbe servita nel finale.
Mads Pedersen, voto 9: ci prova, si spende, attacca senza paura e timore reverenziale ed alla fine il podio è la giusta ricompensa per la prova messa in scena. Il danese è ormai a tutti gli effetti in nell’elite del ciclismo mondiale e l’impressione è che, se i “mostri” dovessero subire un minimo passaggio a vuoto, una vittoria in una Monumento non è lontana.
Wout van Aert, voto 6,5: il quarto posto non è certo il risultato per cui il belga partiva questa mattina da Bruges. La prova è, come sempre, di assoluto valore ma quei dieci metri persi su Kruisberg costano carissimo. Potrebbe avere pesato anche la ferita al ginocchio rimediata nella caduta causata dallo sciagurato Filip Maciejuk.
Matteo Trentin, voto 8: nella preview della corsa avevamo detto che l’italiano avrebbe rappresentato una pedina chiave per le speranze di successo di Pogacar. Lui risponde presente, prima lanciando un attacco che permette al suo capitano di attendere, poi rallentando i suoi compagni di fuga ed infine tirando nel tratto di avvicinamento all’Oude Kwaremont. Chiude al decimo posto ma il valore di Trentin non si misura dall’ordine d’arrivo.
Neilson Powless, voto 7,5: il corridore con più top10 in questa stagione? Né Pogacar, né Roglic, né Merlier, bensì proprio lo statunitense della EF. Ormai una certezza su tutti i terreni, chiude al quinto posto al suo debutto al Giro delle Fiandre, confermando le ottime sensazioni di questo inizio di 2023.
Stefan Küng, voto 7: come per Powless, anche lo svizzero è ormai una garanzia. Con il sesto posto odierno, l’alfiere della Groupama – FDJ centra il terzo risultato in top6 consecutiva nelle Monumento delle pietre. L’ultimo ad arrendersi al rientro di Pogacar e Van der Poel, potrebbe essere una carta interessante per la Roubaix.
Thomas Pidcock, voto 5: forse la delusione della giornata. Quando Pogacar, Van der Poel e Van Aert lanciano l’inseguimento lui e Laporte sono gli unici in grado di tenere il ritmo. Sui muri più duri deve mollare le ruote dei rivali ma se il francese riesce comunque a chiudere in top15, lui sprofonda totalmente, finendo fuori dai migliori 50. Evidentemente ancora provato dalla caduta alla Tirreno-Adriatico, dovrà riprovarci nelle prossime stagioni.
Foto: LaPresse