Calcio
Pagelle Napoli-Milan: Leao torna “Maravigliao”, Diaz incanta, Tonali domina. Azzurri frastornati
Il portoghese e lo spagnolo sono i migliori in campo, ma anche il mediano italiano gioca una partita straordinaria. Nel Napoli non si salvo nessuno a parte Meret.
NAPOLI
MERET: 6 – Para quel che deve parare. Soprattutto un tiro da fuori di Saelemaekers che, se fosse entrato, sarebbe valso la doppietta al belga. Serata stonata, ma non per colpa sua. Salvo.
DI LORENZO: 4,5 – Soffre, e tanto, Leao. Forse anche troppo. Paga anche lui la serata storta di tutta la squadra ma vederlo così dimesso è raro. Sfasato.
RRAHMANI: 4,5 – Fino a inizio ripresa lotta su tutti i palloni, come sempre, insieme al collega di reparto. Poi però si spegne all’improvviso, facendosi beffare come uno scolaretto sul 4-0. Deludente.
KIM: 4,5 – Vedi sopra. Stessa partita di Rrahmani. Spegnersi così dopo il terzo gol non va bene. Ci si aspetta subito il pronto riscatto. Già dalla prossima giornata. Stonato.
Dal 35′ st JESUS: SV
MARIO RUI: 4 – Diaz lo mette a sedere sul 2-0, ma ci può stare perché è un intervento alla disperata. In generale però soffre troppo lo spagnolo, che è in serata di grazie e lo fa impazzire. Tanto che a un certo punto quasi cade da solo sulla palla. Frullato.
ANGUISSA: 4 – Il vero grande assente del centrocampo azzurro. Perché se è vero che Zielinski ha il demerito di farsi rubare la palla da Tonali sul gol del 3-0, Zambo è l’uomo che di solito dona al Napoli esuberanza fisica. E ieri non si è propria vista. Assente.
LOBOTKA: 4,5 – Non la vede quasi mai, anche perché Krunic lo asfissia in prima battuta, con Tonali e Bannacer in seconda. Il polacco ci prova ma contro questo Milan non c’è nulla da fare. Depresso.
Dal 23′ st ELMAS: 5,5 – Entra a gara compromessa per una mezzoretta in cui può fare davvero poco o nulla.
ZIELINSKI: 4,5 – Perde colpevolmente il contrasto con Tonali che di fatto chiude la partita. Per il resto è tra i più vivi, con un bel cross in avvio per Simeone e un bel tiro da fuori che impegna Maignan. Ma serviva ben altro. Rintronato.
Dal 23′ st NDOMBELE: 5,5 – Come Elmas. Entra a gara compromessa per una mezzoretta in cui può fare poco o nulla.
POLITANO: 5 – Insufficiente ma comunque il migliore dei suoi. Punta più volte Hernandez con risultati alterni. Ci prova sempre, con costanza, anche se serve a poco. Gagliardo.
Dal 23′ st LOZANO: 5,5 – Come Elmas e Ndombele. Entra a gara compromessa per una mezzoretta in cui può fare davvero poco o nulla.
SIMEONE: 4,5 – Fa rimpiangere Osimhen, ma come potrebbe essere altrimenti? La girata dopo 5′ fa pensare a ben altra partita, poi il “Cholito” si ferma preda del duo Kjaer-Tomori. Rimandato.
Dal 31′ st RASPADORI: SV
KVARATSKHELIA: 4,5 – Se c’era un giocatore che poteva provare a cambiare l’inerzia della gara quello era lui. Ma nemmeno Kvara, questa sera, timbra il cartellino. Testa bassa.
ALL.: SPALLETTI: 5 – La responsabilità è sua, perché è l’allenatore, ma in campo sono i suoi giocatori a non riuscire a reagire alla brutta serata collettiva. Lui l’aveva detto che il campionato non era chiuso. Aveva ragione. Frastornato.
MILAN
MAIGNAN: 7 – L’arrembaggio di inizio ripresa del Napoli viene fermato da due suoi interventi, su Kim e Mario Rui, uno dei quali anche fortunato in cui para con la faccia. Ma la sicurezza che trasmette, al di là di tutto, è impressionante. Quercia.
CALABRIA: 7 – Mezzo voto in più di tutti i colleghi di reparto perché dalla sua parte gioca un certo Kvara, che per una volta non si vede quasi mai. Il merito, un po’, è anche di capitan Calabria. Bentornato.
KJAER: 6,5 – Altro lieto rientro. Il vichingo non tradisce la fiducia di Pioli e del suo Milan, sfornando una prestazione da vecchio Kjaer. Va bene, Simeone non è Osimhen, ma per ora va benissimo così. Solido.
TOMORI: 7 – Torna sui suoi livelli. Alti. Altissimi. Concede le briciole a Simeone e dà sicurezza anche in uscita dal basso. Quando gioca così difficilmente il Milan esce sconfitto dal campo. Non è un caso. Certezza.
HERNANDEZ: 6,5 – Con Politano c’è da soffrire ma l’andamento della partita mette tutto in discesa. Theo fa il suo, per una volta pensando più a difendere che ad attaccare. E lo fa bene. Maturo.
TONALI: 7,5 – Quando veste la maglia del Milan ha tutt’altra energia rispetto a quando gioca con l’Italia. E si vede. Primo tempo sontuoso, ripresa clamorosa impreziosita dalla giocata chiave su Zielinski che porta al gol del 3-0 che chiude la gara. Toro scatenato.
BENNACER: 7 – L’algerino è dappertutto, dal 1′ al 90′. Il cross del 2-0 la dice lunga sulla sua prestazione. Un mediano che si ritrova sul fondo ad effettuare un traversone è tanta roba. E non è l’unica volta che si inserisce accompagnando l’azione d’attacco. Furetto.
Dal 37′ st BAKAYOKO: SV
DIAZ: 8 – Mamma mia che partita del folletto spagnolo. Migliore in campo nel primo tempo, con un assist sontuoso e un gran gol. Poi nella ripresa cala, ma tutto sommato ci sta. Magico.
Dal 10′ st SAELEMAEKERS: 7 – Entra per stroncare sul nascere l’inizio di ripresa arrembante del Napoli. Ci riesce e trova anche il primo gol stagionale, passando tra la colpevolissima difesa azzurra che per una volta sbanda clamorosamente. Soldato.
KRUNIC: 7 – La carta a sorpresa di Pioli, che indovina la “giocata” inserendolo per poter aggredire Lobotka e garantire solidità alla sua squadra. Missione compiuta. Equilibrista.
Dal 37′ st DE KETELEARE: SV
LEAO: 8,5 – Rafa è tornato. Rimesso largo a sinistra nel 4-2-3-1, il portoghese al “Maradona“ gioca una gara devastante per qualità e continuità. Al di là della doppietta. Va bene che le motivazioni tra le due squadre erano differenti ma con questo Leao anche la sfida di Champions assume contorni del tutto diversi. Tornado.
Dal 28′ st REBIC: SV
GIROUD: 6,5 – Quando il Milan vince l’attaccante francese è sempre tra i migliori. E anche al “Maradona” la sua presenza si fa sentire. Sfiora il gol in avvio di ripresa, ma poco importa. Il totem c’è. Presente.
Dal 28′ st ORIGI: SV
ALL.: PIOLI: 9 – Azzecca tutte le mosse: il ritorno al 4-2-31, Krunic trequartista, Saelemaekers per Diaz dopo 10′ della ripresa che chiude la partita calando il poker. Giù il cappello. Maestro.
Foto: Lapresse