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Oltre Cinquecerchi
Scacchi, Mondiale 2023, Ian Nepomniachtchi: “Esperienza importante, ma non tutto”. Ding Liren: “A volte penso a poter diventare campione”
Ian Nepomniachtchi e Ding Liren, nella giornata odierna, si sono sottoposti alle domande della stampa presente ad Astana, in Kazakistan, dove da domani alle 11:30 ora italiana si disputeranno il match per il titolo mondiale 2023. Questo è tornato alla sua collocazione più usuale, cioè in primavera, invece dell’autunno che ha caratterizzato buona parte del ciclo di Magnus Carlsen.
Così inizia Nepomniachtchi: “L’esperienza è importante, ma non è tutto, perciò non la sovrastimerei. Spero che le mie abilità siano in qualche modo migliorate. Sul team con cui ho fatto la preparazione preferirei non dire nulla. Alcuni membri sono con me da lungo tempo, ma ho altre nuove persone, perciò spero che ci sia stato un miglioramento“.
Poi è la volta di Ding Liren: “A volte penso al fatto di poter diventare il primo Campione del Mondo cinese, nonché il 17° assoluto, e scrivere il mio nome nella storia. Se ci riuscirò, sarà molto glorioso“. E sulla rinuncia di Carlsen: “Ero sorpreso. Magnus che non gioca mi ha sorpreso un po’“. Sul supporto del governo cinese: “L’associazione scacchistica conosce la mia personalità: mi hanno aiutato a formare un team che mi renda felice“.
I due hanno pensieri non tanto lontani sulla sconfitta. Il russo: “Francamente, è sempre brutto perdere, ma è parte del lavoro. Gioco a scacchi fin da quando avevo 4-5 anni. Non puoi giocarci se non sai gestire le tue sconfitte. La chiave è tentare e minimizzarle“. Il cinese: “Perdere è difficile. A volte non mi piace firmare autografi o fare foto con i fan. Voglio solo andarmene dalla sala di gioco il prima possibile così nessuno può vedermi. Voglio essere lasciato solo e prendermi del tempo per recuperare“.
Come si rilassano durante il match i due contendenti? Il numero 2 del mondo: “Per ora faccio giri turistici dalla mia camera. Sono al settimo piano e ho una bella vista. Sto tentando di camminare vicino al fiume e nel parco. Sono stato qui quattro anni fa, conosco il posto“. Il numero 3: “Sono stato già fuori, per me sono importanti le camminate per schiarirmi la mente. Ma qui c’è neve, ed è aprile“.
Ispirazioni scacchistiche. Per Nepomniachtchi: “Quando avevo 5-6 anni ero appassionato di Alekhine, il primo Campione del Mondo russo. Penso che si può imparare da qualunque giocatore, inclusi i Campioni del Mondo, ma non solo da loro“. Quanto a Ding Liren: “Posso dire che ne ho quattro. Kasparov, quando ero giovane. Mi piacevano molto le sue partite e i suoi libri. Il secondo è Francisco Vallejo Pons. Il terzo è Veselin Topalov. Ho apprezzato molto il suo match contro Anand. Ed era quando ero ragazzo. E l’ultimo è Magnus Carlsen: è il migliore della nostra generazione, ho imparato tantissimo da lui“.
Foto: FIDE / Stev Bonhage