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Scherma, inizia il periodo di qualificazione alle Olimpiadi di Parigi 2024. Le armi dove l’Italia deve fare più attenzione

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Il cammino verso Parigi 2024 è ufficialmente iniziato. La scherma comincia il proprio periodo di qualificazione ai Giochi Olimpici francesi. Un anno intenso (il termine è fissato per l’1 Aprile 2024) ed ogni gara conterà: prove di Coppa del Mondo, Grand Prix a punteggio maggiorato, gare satellite, i campionati Continentali e soprattutto i Campionati Mondiali di Milano 2023.

Proprio la rassegna iridata del mese di luglio è un vero e proprio spartiacque verso la partecipazione olimpica. Fare bene a Milano vale praticamente un biglietto diretto per la Francia. Nella scherma la qualificazione alle Olimpiadi avviene soprattutto tramite le squadre, che permettono in questo modo di avere tre atleti nella prova individuale. Per Parigi 2024 si qualificano direttamente le prime quattro squadre dei ranking a prescindere dal continente, più la prima per ogni zona (Europa, Asia, Americhe, Africa) dal quinto al sedicesimo posto. Se un continente non dovesse avere neanche una propria nazione tra le prime sedici, allora si qualificherebbe la prima nazione esclusa.

Guardano l’attuale ranking mondiale l’Italia si qualificherebbe con tutte le squadre di ogni arma. Le formazioni azzurre sono tutte presenti tra le prime quattro e quindi staccherebbero direttamente il pass olimpico, senza la divisione per continente.

Nel fioretto attualmente le squadre azzurre occupano il primo posto del ranking al maschile e al femminile. In questa arma non ci sono davvero dubbi sulla partecipazione olimpica ed una mancata qualificazione sarebbe il più grande fallimento della storia della scherma italiana. Un’opzione, però, davvero difficilmente realizzabile, visto che i due quartetti si presentano con i favori del pronostico per l’oro mondiale ed ovviamente tra un anno per l’oro olimpico.

Nella spada la situazione vede l’Italia al secondo posto con uomini e donne. Il quartetto femminile, però, appare molto più solido di quello maschile e soprattutto può puntare anche al gradino più alto del podio nei grandi appuntamenti. Gli uomini faticano spesso nell’individuale, ma sanno esaltarsi nel contesto della squadra come già dimostrato in passato.

Anche nella sciabola al momento di rischi non sembrano esserci. Gli uomini sono terzi, anche se sono reduci da una brutta prestazione nell’ultima tappa di Coppa del Mondo. Un passaggio negativo che deve comunque mantenere alta l’attenzione. Le azzurre sono quarte nel ranking, ma è un quartetto in grandissima crescita e che può sorprendere ancora di più da qui fino a Parigi 2024.

FOTO: Bizzi/Federscherma

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