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Tennis, Ben Shelton vince la prima partita sulla terra rossa in Europa: l’ascesa di un giocatore da considerare

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Un’ascesa da considerare e da temere. Negli Australian Open che erano andati in archivio a gennaio, un qualcosa si era notato, ovvero la grande profondità degli Stati Uniti nel tabellone maschile. Alla prova dei fatti era dal 2000 che gli States non qualificavano tre tennisti a livello di quarti di finale nello Slam. In quel caso parlavamo di Andre Agassi, Pete Sampras e di Chris Woodruff e nel 2023 sono stati Sebastian Korda, Tommy Paul e di Ben Shelton.

Tra questi, la storia di Shelton è davvero interessante. Nei fatti, il 20enne americano non aveva mai messo piede fuori dagli USA e al suo secondo Major in carriera ha ottenuto la qualificazione ai quarti. Nella sfida contro il connazionale J.J. Wolff ha realizzato 64 vincenti, imponendosi con il punteggio di 6-7(5) 6-2 6-7 (4) 7- 6(4) 6-2. Un tennista dal fisico notevole e dotato di un gioco potente e moderno, reso ancor più insidioso dal suo essere mancino.

Del resto, i numeri parlano chiaro: un anno fa era numero 569 del mondo e addirittura non era nemmeno il primo singolarista della sua squadra alla University of Florida, gestita da papà Bryan, capace di spingersi in carriera al massimo di n.55 ATP nel lontano 1992. Ebbene, con questa progressione, Ben ha già fatto meglio, entrando di diritto nella top-50 della classifica mondiale e, attualmente, è n.39 del ranking.

Nella giornata di ieri, l’americano ha colto il suo primo successo sulla terra rossa nell’ATP250 di Estoril (Portogallo), battendo il francese Constant Lestienne 7-5 7-5. Per lui si tratta della prima vera esperienza in Europa e la sensazione è che si abbia a che fare con un tennista dal grande talento, la cui qualità sia appena stata mostrata, considerate le qualità di adattamento al rosso. Sarà interessante, a questo punto, vedere cosa accadrà nel confronto di secondo turno con Dominic Thiem.

Foto: LaPresse

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