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Tennis, Dario Puppo: “Sinner deve centellinare i 250 e 500. Lasciamo stare il paragone con i Fab4”

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Jannik Sinner

Dario Puppo, conduttore di TennisMania Speciale Monte Carlo, appuntamento quotidiano in onda su Sport2U, web tv di OA Sport, ha commentato il percorso di Jannik Sinner nel torneo monegasco. Al momento dell’intervento era ancora in corso la seconda semifinale tra l’azzurro ed il danese Holger Rune, nelle fasi iniziali del secondo set.

Sul primo set vinto da Sinner su Rune: “Per quello che ho visto ad inizio partita, nel primo set Jannik sembra proprio un treno in corsa, oltretutto ha il carattere probabilmente per adattarsi meglio a delle situazioni meteo un po’ particolari ed è quello che ha fatto. Comunque è molto più tranquillo, decisamente, di Rune, che invece straparla, con tanti colpi non trovava proprio la misura, andava a lungo e di parecchio“.

Un accenno al ranking: “I semifinalisti erano tutti tra la sesta e la decima posizione mondiale, adesso col fatto che ha vinto Rublev contro Fritz, per quel sesto posto che poteva magari già arrivare prima di giocare l’eventuale finale, dovrà aspettare, ma sinceramente il discorso della classifica conta poi il giusto, relativamente. Si stanno verificando tutte cose positive per Jannik, al di là della partita, che comunque è ancora lunga ed in cui ha avuto già le prime difficoltà ad inizio del secondo set“.

I numeri di Sinner: “Ho guardato alcune statistiche che credo abbia prodotto l’ATP, soprattutto quella del fatto che a raggiungere le semifinali nei primi tre tornei Masters 1000 della stagione nell’era Open siano stati soltanto i Fab Four, Djokovic, Nadal, Federer e Murray. Trovo che non sia giusto ragionare in questi termini, o quantomeno avrei anche aspettato magari la fine del torneo per fare un’analisi di questo tipo, perché credo che sia un peso ulteriore. Comunque il collegamento con questi giocatori io lo lascerei stare, anche se ci sono queste statistiche, è una cosa positiva, però almeno bisogna inquadrarla, metterla nel giusto contesto e limitarsi a fare un’analisi alla stessa età“.

La crescita di Sinner è evidente: “Sicuramente c’è anche il fatto di essere, come dire, di testa più forte con i top 10 e con i top 5, che non aveva mai battuto fino al successo con Alcaraz nella finale di Umago. Oltretutto se Djokovic fosse riuscito a superare Musetti non so se sarebbe tornato in campo, ma se lo avesse fatto Jannik lo avrebbe battuto agevolmente. Teoricamente giocare un derby così importante nei quarti di finale comunque poteva essere mentalmente non facile da gestire“.

Sul paragone con gli altri giovani azzurri: “Ci sono le categorie: Nardi perde 6-0 6-0 da Musetti e Musetti perde 6-2 6-2 da Sinner. Anche se sono vicini di età, ci sono delle categorie diverse, che potranno essere colmate credo in buona parte. Musetti deve fare dei miglioramenti dal punto di vista mentale, non nell’approccio alla partita. Io l’ho detto già in tempi non sospetti. Il suo problema è stato che lo hanno fatto scendere al piano di sotto come livello di gioco e lui ha perso anche un po’ di stimoli, perché comunque se perdi con giocatori che sono sotto di te in classifica a furia di perdere puoi saltare anche psicologicamente“.

Altre statistiche di rilievo su Sinner: “La statistica che mi ha colpito è quella delle 150 vittorie sul circuito maggiore: se vincesse con Rune arriverebbe a pareggiare Berrettini che ha compiuto l’altro giorno 27 anni, e questa cosa nonostante Matteo Berrettini abbia ottenuto grandi risultati, diverse semifinali e la finale a Wimbledon. Le categorie ci sono anche tra Berrettini e Sinner, soprattutto per le prospettive che può avere il giocatore altoatesino, Berrettini oltretutto adesso è un po’ un punto interrogativo con l’ennesimo infortunio, ma arrivare a vincere le stesse partite, se non è oggi comunque sarà la prossima volta, perché purtroppo Matteo è fermo e penso che lo sarà tre o quattro settimane, non so neanche se tornerà per il Roland Garros e saltarlo per due anni di fila sarebbe qualcosa di pesante“.

La gestione delle energie sarà importante per Sinner: “Io penso che dovrà stare attento a gestirsi perché comunque adesso fisicamente sta bene e questa è una grandissima cosa, ha messo già in cascina veramente tanti punti, è numero 3 della Race, si vedono finalmente i benefici, gli effetti benefici, diciamo così, della posizione raggiunta, che ti permette di evitare una partita e comunque anche di evitare avversari pericolosi fino ai turni che contano. Si è guadagnato la classifica di un certo tipo e adesso ci sono dei vantaggi, ovviamente deve stare attento davvero a non voler giocare troppo, come Medvedev non gioca Barcellona io penso che una volta che finirà il torneo anche Sinner prenderà la stessa scelta anche per poi essere presente a Madrid e a Roma a fare i tornei più importanti. Deve centellinare le sue presenze nei 250 e 500 per forza di cose, è cambiato l’orizzonte“.

L’INTERVENTO VIDEO DI DARIO PUPPO

Foto: LaPresse

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