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Tennis, Jannik Sinner inserisce il padre nel suo staff con un ruolo insolito

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Jannik Sinner

Jannik Sinner ha annunciato nel corso di un’intervista rilasciata a Gaia Piccardi del “Corriere della Sera” di aver inserito il padre Hanspeter nel suo staff come cuoco: “È rimasto 40 anni in cucina, 20 al rifugio Talschlusshütte, in Val Fiscalina. Ha iniziato a girare con me dagli USA. A lui piace: cucinare è la sua vita. E io mi sento felice: sono andato via di casa a 14 anni, abbiamo passato troppo poco tempo insieme. Così proviamo a recuperare“.

L’azzurro si appresta ad esordire nel Masters 1000 del Principato di Monaco: “Qui a Montecarlo i tanti tifosi italiani creano un’atmosfera molto positiva. Vivere insieme le emozioni mi è sempre piaciuto. Competere con la popolarità del pallone, da noi, è una missione impossibile. È lo sport nazionale: neanche mi ci metto. Però grazie a questa generazione di azzurri il tennis si sta facendo largo“.

Sinner potrebbe essere vicino alla vittoria in uno Slam: “Lo Slam è nel mirino, naturalmente. Il traguardo di tutto il lavoro quotidiano con il team è quello: i successi nascono da lì e dalla capacità di imparare dagli errori. Diciamo che sto investendo. Ho fatto vedere di essere pronto per andare lontano. Come? Fisicamente sto bene, recupero più in fretta tra i punti, gestisco meglio i match“.

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Il tennis però continua a cambiare rapidamente: “È vero che i materiali, evolvendosi, hanno trasformato il tennis, spingendolo oltre. Battuta e dritto, e lo scambio finisce: certe partite sono noiose, vedi solo due che servono, però quando si accende il gioco nasce lo spettacolo. Forse ci sono più infortuni, ma abbiamo anche più strumenti di un tempo per recuperare. Insomma, a me piace così: io il tennis non lo rallenterei, proprio no“.

Foto: LaPresse

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