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Ciclismo

Tour of the Alps 2023: il percorso e le tappe ai raggi X. Tantissima salita, sarà show tra gli scalatori

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Geraint Thomas

La prossima settimana sarà la volta della 46esima edizione del Tour of the Alps, l’ex Giro del Trentino. Da lunedì 17 aprile a venerdì 21 aprile: cinque tappe una più dura dell’altra che preparerà gran parte dei corridori presenti per il Giro d’Italia.

Come detto, percorso durissimo: tre arrivi in salita e nessuna frazione tranquilla, ci saranno difficoltà altimetriche costanti, tanto dislivello e si arriverà ad altitudini notevoli. Ci saranno scalatori di rilievo come Geraint Thomas, Tao Geoghegan Hart, Hugh Carthy, Aleksandr Vlasov, Pavel Sivakov e il nostro Domenico Pozzovivo che sarà in squadra con Chris Froome. Andiamo ad analizzare il percorso tappa per tappa.

PRIMA TAPPA (17/4)

Rattenberg – Alpbach (127,5 km)

Prima frazione e subito oltre 2500 metri di dislivello e ben tre GPM. Prima parte della tappa quasi senza un metro di pianura, costanti sali e scendi e pochissimo spazio per rifiatare. Negli ultimi 50 chilometri la corsa si accenderà con le salite di Brandenberg (terza categoria, 6,1 km al 6,1% di pendenza media), Kerschbaumer Sattel (seconda categoria, 5,2 km al 10,1%) e l’arrivo ad Alpbach (6,2 km al 4,8% con punte al 13%). Si arriva a quasi 1000 metri di altitudine.

SECONDA TAPPA (18/4)

Reith im Alpbachtal – Renon (165,2 km)

E’ la tappa più lunga di questo Tour of the Alps. Più di 3000 metri di dislivello e due GPM. Non ci sono gran premi della montagna, ma si comincerà a salire dopo 40 chilometri dal via verso il traguardo volante di Tulfes e poi verso il Passo del Brennero. A questo punto arriveranno in Italia i corridori, passeranno da Vipiteno e scenderanno verso Bressanone. Negli ultimi 15000 metri ci saranno i GPM di Barbiano (terza categoria, 4,5 km all’8%) e Monte di Mezzo (3,9 km all’8,5%) per poi arrivare in falsopiano a Renon.

TERZA TAPPA (19/4)

Renon – Brentonico San Valentino (162,5 km)

La ripartenza sarà dai 1171 metri di altitudine di Renon e si partirà con la picchiata verso Bolzano. Eccetto un piccolo dente verso Caldaro, ci saranno un’ottantina di chilometri di pianura prima del GPM di seconda categoria di Lago di Cei (9,7 km al 7,7% di pendenza media), poi ancora un tratto per rifiatare prima di arrivare all’ascesa finale di Bretonico San Valentino (prima categoria, 15,5 km al 7,5% di pendenza media e punte che arrivano al 16%). Una salita lunga che, se affrontata ad alte velocità, farà tantissima selezione.

QUARTA TAPPA (20/4)

Rovereto – Predazzo (152,9 km)

Frazione che arriverà ad oltre 3700 metri di dislivello. Pronti, via e, dopo cinque chilometri dalla partenza da Rovereto, si salirà al Passo Sommo passando da Folgaria (prima categoria, 15,7 km al 7,3% di pendenza media). Dalla cima partirà una lunga discesa verso Civezzano e si ricomincerà a salire verso il Lago Santa Colomba (5,6 km al 7,1% e punte al 15%). Picchiata verso Lavis e poi una salita progressiva per arrivare a Cavalese e affrontare l’ultima asperità di giornata, il Passo Pramadiccio (seconda categoria, 9,7 km al 6,1%) e poi si scenderà a Predazzo per l’arrivo finale.

QUINTA TAPPA (21/4)

Cavalese – Brunico (144,5 km)

La frazione meno dura probabilmente sarà l’ultima, ma presenta comunque quasi 3000 metri di dislivello. Dalla partenza di Cavalese si sale immediatamente verso il Passo Lavazè (prima categoria, 9,6 km al 8,3% con punte al 17%). Dai 1808 metri del Lavazè ci sarà una lunga discesa verso i 290 metri di altitudine di Cardano. Da qui ci sarà un lungo falsopiano che porterà al passaggio dal traguardo di Brunico e l’ultima salita della settimana, quella di Riomolino (seconda categoria, 7,8 km all’8,2% e punte al 18%). Infine si scenderà a Brunico, traguardo dell’ultima tappa.

Foto: Lapresse

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