Ciclismo
Tour of the Alps 2023, la vittoria finale è di Tao Geoghegan Hart, Fortunato quinto. A Carr la tappa di Brunico
Il Tour of the Alps 2023 è di Tao Geoghegan Hart. Il vincitore del Giro 2020 si mette in tasca un gran bell’appuntamento di preparazione alla Corsa Rosa di quest’anno; anche nell’ultima frazione, da Cavalese a Brunico, non ha dovuto faticare, con la fuga di giornata che è riuscita a raggiungere l’arrivo con il britannico Simon Carr (EF Education-Easypost), che conquista la seconda vittoria in carriera tagliando da solo il traguardo con 53” sul compagno di squadra Georg Steinhauser e Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe).
Dopo un primo tentativo sul Passo Lavazé con sedici corridori ripresi sulla successiva discesa, sono Florian Lipowitz (Bora-Hansgrohe), Georg Steinhauser (EF Education-Easypost), e Nicolas Prodhomme (AG2R Citroen) a creare un nuovo tentativo, venendo poi raggiunti successivamente da Luca Covili, (Green Project-Bardiani CSF-Faizané), Johannes Kulset, Adne Holter, Magnus Brynsud (Uno-X), Damien Howson, Gianluca Brambilla (Q36.5), Edoardo Zambanini (Bahrain-Victorious), Luis Leon Sanchez, Antonio Nibali (Astana-Qazaqstan), Matteo Fabbro (Bora-Hansgrohe), Keoffrey Bouchard, Andrea Vendrame, Valentin Paret-Peintre (AG2R-Citroen), José Felix Parra (Equipo Kern Pharma), Juri Hollmann (Movistar), Simon Carr (EF Education-Easypost), Omer Goldstein (Israel-Premier Tech), Enekoitz Azparren, Txomin Juaristi (Euskaltel-Euskadi) e Moran Vermuelen (Austria). Il gruppo lascia fare, concedendo un margine vicino ai quattro minuti.
Sulle prime rampe del Ruhlbach/Riomolino è Simon Carr a provare a partire, magari per portarsi dietro un gruppetto di pretendenti al successo. Ma nessuno risponde, e il britannico si invola da solo, scollinando con un minuto di vantaggio. Alle sue spalle si muovono decisamente tardi Fabbro, Lipowitz, Steinhauser e Kulset (che poi perde le ruote), con Carr che arriva da solo al traguardo nonostante il forte acquazzone negli ultimi chilometri.
Nel gruppo dei migliori non succede invece nulla: gli unici a provare a dar battaglia sono Matthew Riccitello (Israel-Premier Tech) e Max Poole (Team DSM), i due candidati principali per la maglia bianca, poi uno scatto estemporaneo di Ivan Sosa (Movistar), ma tutti vengono ripresi in quattro e quattr’otto dalla Ineos, che controlla la corsa con apparente facilità. Rimangono dunque cristallizzate le posizioni nella generale, con Geoghegan Hart che si prende definitivamente la maglia verde, con Hugh Carthy (EF Education Easypost) a 22” e Jack Haig (Bahrain.Victorious) a 28”. Alla fine Lorenzo Fortunato (Eolo-Kometa) conferma il quinto posto assoluto a 38” da Geoghegan Hart, dietro anche a Jefferson Cepeda (EF Education-Easypost) che lo precede di 2”.
Foto: LiveMedia/Roberto Bartomeoli