Calcio

Verona-Bologna 2-1, i Top&flop: Verdi è musica, Lasagna sciupone. Dominguez domina

Pubblicato

il

Simone Verdi mette al tappeto quasi da solo il Bologna e si merita la palma di MVP della serata. Ma in generale il Verona disputa una grande partita, fatta di attenzione e determinazione su ogni pallone giocato. L’unica nota stonata è Lasagna, che si fa anche male e potrebbe stare ai box per lungo tempo. Nel Bologna il migliore è l’argentino Dominguez, seguito a ruota da Zirkzee. Deludono Aebischer e Barrow, ma anche Posch e Kyriakopoulos non brillano.

VERONA

TOP: Verdi – Incanta muovendosi a tempo di musica, nemmeno fosse il famoso compositore suo omonimo. Forse è perché ha davanti la sua ex squadra, ma gioca una partita davvero sublime impreziosita dal primo gol in carriera segnato di testa. Se il Verona può ancora sperare nella salvezza lo deve al suo numero 7, imprendibile e decisivo con i suoi piedi fatati. L’unico neo? Uno così doveva fare una carriera ben diversa. Ma per questa volta lo perdoniamo. Faro.

FLOP: Lasagna – Veloce come pochi, anzi pochissimi, ma sempre impreciso sotto porta. Kevin è sempre lui: un giocatore generosissimo che mette ansia a tutte le difese con le sue accelerazioni ma che non trova quasi mai la porta. Con il Bologna si mangia un gol clamoroso davanti a Skorupski, dopo poco più di 10′. Uno spreco che sarebbe potuto costare caro, non ci fosse stato l’ispiratissimo Verdi. Poi si fa male ed esce. In bocca al lupo!

BOLOGNA

TOP: Dominguez – Dominante, da Nazionale. E parliamo di un calciatore argentino che giocherebbe nell’Albiceleste campione del mondo. Ma se gioca così Nico è davvero un gran bel vedere e diventa irrinunciabile. Se il Bologna nella ripresa cresce minuto dopo minuto il merito è soprattutto suo, perché detta i tempi facendosi sempre trovare pronto per ricevere il passaggio del compagno e sbaglia davvero pochissimo. Tanta roba, al di là del gol nel finale. Comunque molto bello. Chapeau.

FLOP: Aebischer – Ancora una volta deludente. Lo svizzero, nello scacchiere di Motta, appare quello meno a suo agio. Sarà perché il tecnico italo-brasiliano gli chiede di giocare da esterno anziché dentro il campo, nel suo ruolo naturale. Fatto sta che anche a Verona stecca, senza riuscire a incidere positivamente nel match. Tanto che a fine primo tempo resta negli spogliatoi. Spaesato.

Foto: Lapresse

Exit mobile version