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Atletica, Andy Diaz: “La priorità è mantenere alto il mio livello”

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In attesa di chiudere il cerchio. Il 5 maggio non verrà ricordato solo per Alessandro Manzoni o per questioni calcistiche, ma anche perché per Andy Diaz è stata la prima gara da cittadino italiano, seppur in attesa del via libera da World Athletics per indossare la maglia azzurra in vista delle competizioni internazionali.

Nella prima tappa della Diamond League, a Doha (Qatar), il fenomenale italo-cubano del salto triplo è sceso in pedana, trovando la misura di 17.80 metri con un vento favorevole di 2,6 m/s, oltre il limite di 2 m/s che consente l’omologazione del risultato.

Una prestazione che gli avrebbe permesso di migliorare il record italiano di 17.60 ottenuto dal suo tecnico Fabrizio Donato 23 anni fa, tuttavia il vento non gli ha regalato questa soddisfazione. L’appuntamento, però, sembra solo rimandato, precisato che la FIDAL abbia già avallato il fatto che Diaz possa ottenere riscontri tali da avere una valenza tricolore. Tradotto se il 17.80 fosse stato omologato, il primato tricolore ci sarebbe stato senza se e senza ma.

Ed ecco che il 27enne è pronto alle prossime sfide: “Non vedevo l’ora di gareggiare, il record non è uscito dobbiamo aspettare, ma per me la vera sfida è mantenere sempre il mio livello“, le sue parole riportate dall’ANSA, nell’evento ‘Tuttofood’, rassegna dell’agroalimentare a Fiera Milano. Presente anche Donato, che si è concesso una battuta: “Abbiamo un accordo io e lui: tra pochi giorni il mio record compirà 23 anni e quindi gli ho detto di aspettare a batterlo, così festeggiamo insieme“.

A questo punto si attendono segnali da World Athletics per avere il via libera per competere sotto la bandiera tricolore già nei prossimi Mondiali di Budapest e soprattutto nelle Olimpiadi Parigi dell’anno prossimo. L’Italia può contare su un roster di triplisti di altissimo profilo e con l’inserimento di Diaz la qualità si eleva ulteriormente.

Foto: Bruschettini/FIDAL

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