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Atletica, Anna Bongiorni: “In staffetta abbiamo più opportunità. I 200 erano perfetti, ma…”

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Anna Bongiorni

Raduno per le staffette veloci dell’Italia: non si guarda solamente a quella maschile, campionessa olimpica in carica, ma anche alla 4x100m femminile in netta crescita nelle ultime stagioni, con la ciliegina sulla torta arrivata a Monaco con il bronzo agli Europei.

Tra le protagoniste c’è sicuramente Anna Bongiorni, sempre presente sin dal 2019, quando arrivò la settima piazza ai Mondiali di Doha, passando per Tokyo, Eugene e proprio per la manifestazione continentale tedesca. Quest’anno l’obiettivo è quello di provare a ripetersi nelle varie manifestazioni internazionali.

Su Sprint2U è stata intervistata proprio la velocista azzurra classe 1993: andiamo a leggere i passi più importanti con le sue dichiarazioni.

Prima di arrivare al top anche qualche punto in basso: “Siamo passate anche noi da tanti errori, tra le cose che mi brucia di più è stata alle qualificazioni ai Mondiali di Londra 2017. Eravamo arrivate per qualificarci tranquillamente, ha piovuto alle Bahamas e ho fatto un’invasione di corsia per non cadere a terra e ci hanno squalificato. Mi ha segnato molto: non è solo la tua gara, ma rispondi anche ad altre tre persone. Per quel mio errore nessuna di loro è potuta andare ai Mondiali, visto che non siamo riuscite a qualificarci con i tempi”. 

Il grande affiatamento della squadra azzurra: “Sono veramente tantissimi anni che proviamo questa staffetta, ci sono ogni anno nuovi inserimenti. Sia per atlete che vanno forte sia per infortuni vari. C’è un gran ricambio. Anche le più giovani sono state inserite molto presto nel gruppo. Quello che ci aiuta a ridurre gli errori è tutto quello che proviamo. Siamo un gruppo molto affiatato, siamo sempre attente alle indicazioni dei tecnici. Su cinque giorni di allenamento, in quattro proviamo i cambi: la staffetta può darci soddisfazioni più grandi rispetto a quelle individuali”.

E ovviamente tante gioie a livello di risultati: “Dal 2019 ci siamo levate tantissime soddisfazioni: abbiamo fatto tre record italiani, abbiamo vinto un bronzo europeo a Monaco l’anno scorso. Abbiamo vinto il Mondiale di staffetta nel 2021. Ci ripaga tanto del duro lavoro che facciamo tutti gli anni”.

Le caratteristiche dell’azzurra: “Non sono una duecentista, non tanto per scelta ma tanto più per problemi fisici che ho avuto. La preparazione dei 200m richiede tanta costanza negli allenamenti e io tutti gli anni ho qualche infortunio che mi interrompe. Da allieva avevo fatto 23”49, era il secondo tempo di sempre di categoria. C’è stato un periodo che mi volevano spostare sui 400m. Mi ero approcciata al mondo dei grandi come duecentista e questa era l’idea. Abbiamo sviluppato la velocità di base e da lì sono andata subito forte sui 60m e i 100m e abbiamo deciso di spostarci su queste distanze. Quando riesco a fare i 200 metri mi divertono molto, ma le circostanze mi hanno portato a preparare i 100m. La curva mi piace molto e le mie caratteristiche sono perfette, visto che sono brevilinea”.

Gli obiettivi con la staffetta: “Siamo più tranquille rispetto ai ragazzi che devono cercare la qualificazione e auguro che riescano a trovare la quadra. Non per questo stiamo lavorando meno, perché vogliamo fare una bellissima figura ai Mondiali di Budapest. L’anno scorso siamo entrate in finale pur facendo qualche errore. Dobbiamo arrivare al nostro massimo facendo pochissimi errori e con cambi fluidi può venir fuori un bellissimo tempo e soddisfazioni più grandi di quelle che abbiamo colto. Il pensiero va anche ad una qualificazione olimpica da guadagnarsi che non sarà per niente facile. Sarà fondamentale arrivare ai Mondiali di staffetta dell’anno prossimo convinte di non sbagliare. Dobbiamo rimanere concentrate e sfruttare le occasioni che ci vengono date quest’anno, faremo due uscite a Firenze e a Ginevra a giugno”. 

VIDEO L’INTERVISTA COMPLETA AD ANNA BONGIORNI

Foto: Colombo/FIDAL

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