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Atletica, Antonella Palmisano dopo la gara di Madrid: “Mi sentivo una ragazzina, risultato che mi fa ben sperare”
Uscire dall’incubo. Dopo quasi due anni dalla vittoria alle Olimpiadi di Tokyo, Antonella Palmisano è tornata a poter disputare una gara di marcia iscrivendosi alla 10km di Madrid. Alla fine arriva il tredicesimo posto in 45:05, ma il tempo conta relativamente poco, con l’aver terminato la competizione che rappresenta un gran passo in avanti.
“All’arrivo ho provato un senso di liberazione – ha affermato Antonella ai microfoni della Fidal – Non ho neanche avvertito fastidi fisici e quindi non mi sono neppure servite le soluzioni a cui avevo pensato per gestirli. Posso essere contenta, malgrado la posizione in classifica non sia certo quella a cui ero abituata, ma per ora devo saperla accettare. Mi è solo da stimolo per le prossime gare“.
Archiviata la soddisfazione di non aver avuto problemi fisici, Palmisano guarda già al futuro e a come migliorare la propria prestazione: “Credo di valere già un crono migliore su un tracciato pianeggiante, diverso da questo che ho trovato anche più duro di quanto pensassi: un conto è ascoltarlo da chi lo dice, un altro è farlo. Le gambe lo hanno sentito, ma ero qui solo per cercare sensazioni diverse, per riassaggiare la competizione, per iniziare a vedere un po’ di luce. Questo risultato, ottenuto senza aver lavorato tanto e senza aver dato il massimo, mi fa ben sperare“.
L’obiettivo adesso è uno soltanto, puntare al tempo minimo per partecipare ai Mondiali di Budapest, di 1h29:20: “Sarà bello anche ricominciare a gestire le gare: di solito non avevo problemi, ma la scorsa notte ho dormito poco, mi sono sentita come una ragazzina alle prime armi… Mi è stato utile anche per questo. Ero a un bivio, ora so che posso andare avanti”.
Foto: LaPresse