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Atletica, Filippo Tortu non brilla nei 100 a Savona: “Mi manca frequenza”. 4° Patta

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Filippo Tortu

Filippo Tortu era uno degli uomini più attesi al Meeting di Savona, ma il Campione Olimpico della 4×100 non è riuscito a illuminare la scena allo Stadio Fontanassa. Il velocista brianzolo, alla sua terza uscita stagionale dopo il 38.38 corso in staffetta a Firenze e il 20.30 sui 200 metri a Nairobi, riabbracciava i 100 metri al Memorial Ottolia dove cinque anni fa diede il là alla volata che lo condusse allo storico 9.99 di Madrid (primo italiano a scendere sotto il muro dei 10 secondi).

Il 24enne aveva aperto il pomeriggio con il quarto posto in batteria (10.16, addirittura 2,7 m/s di vento a favore), chiudendo alle spalle del ghanese Benjamin Azamati (9.99), del cingalese Yupun Abeykoon (10.04) e di Lorenzo Patta (10.09, per l’altro Campione Olimpico in staffetta). Filippo Tortu è riuscito ad accedere alla finale con il secondo e ultimo tempo di ripescaggio.

Nell’atto conclusivo, però, la situazione non è migliorata per il bronzo europeo dei 200 metri (la sua stagione sarà incentrata sul mezzo giro di pista, quella odierna è stata un’apparizione sulla disciplina più veloce): discreta uscita dai blocchi di partenza e prima parte di gara accettabile, ma poi è mancato completamente il lanciato, ovvero il punto di forza dell’azzurro.

Il classe 1998 ha chiuso in sesta posizione con un alto 10.17, nonostante il vento favorevole ancora di 2,7 m/s. A vincere la gara è stato il britannico Reece Prescod (9.94) davanti a Abeykoon (10.01) e all’ivoriano Arthur Cissé (10.03). Quarto posto per Lorenzo Patta (in 10.08), alla sua seconda uscita stagionale dopo aver contribuito al risultato della staffetta tricolore a Firenze.

Filippo Tortu ha analizzato la propria prestazione ai microfoni della Rai: “Giornata non positiva. Mi sono sentito meglio nei primi metri rispetto alla batteria, ma sul lanciato, dove di solito do il meglio, non riuscivo a mettere dentro la frequenza e l’ampiezza. In finale ho avuto sensazioni migliori per i primi 50 metri, ma non ne avevo negli ultimi. Non mi dispero, devo soltanto lavorare e rimanere sereno: so quello che valgo e quello che posso fare, non mi devo fare condizionare in maniera negativa da questi risultati”.

Foto: LaPresse

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