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Atletica, Mattia Furlani firma il mondiale stagionale: perché non vale il suo 8.44? Il regolamento col vento e la classifica

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Mattia Furlani

Mattia Furlani si è reso protagonista della prova di maggior spessore tecnico al Meeting di Savona e il suo risultato ottenuto nel salto in lungo sta riscuotendo una vasta eco in tutto il Pianeta. Il 18enne ha illuminato la scena con un perentorio balzo da 8.44 metri, ma è stato beffato da una bava di vento oltre il limite previsto dal regolamento per omologare le prestazioni: 2,2 m/s di brezza alle spalle contro i 2 m/s di massimale previsto.

Il laziale è entrato definitivamente in una nuova dimensione allo Stadio Fontanassa, dove ha mostrato ulteriori progressi dal punto di vista tecnico e agonistico dopo il buon inverno culminato nel 7.99 di Stoccolma. Mattia Furlani ha siglato la terza prestazione italiana all-time considerando salti regolari e ventosi (il record italiano è l’8.44 di Andrew Howe datato 2007), il miglior balzo mondiale di tutti i tempi per un under 20 in qualsiasi condizione meteo (meglio addirittura dell’icona Carl Lewis).

Mattia Furlani avrebbe anche siglato la miglior prestazione mondiale stagionale, se solo ci fosse stato un filo di vento in meno. Al momento continua a primeggiare l’indiano Jeswin Aldrin con 8.42, davanti al giamaicano Wayne Pinnock (8.37), al cubano Maykel Massò (8.36) e allo statunitense Marquis Dendy (8.34). Sono ventosi altri quattro salti: 8.32 per il bahamense LaQuan Hairn (2,2 m/s), 8.30 per il cubano Alejandro Parada (4,1 m/s), 8.30 per lo statunitense Johnny Brackins (4,0 m/s), 8.29 per l’indiano Sreenshankar (3,1 m/s). Con brezza regolare inseguono il namibiano Chenault Coetzee (8.27), il giapponese Hiromichi Yoshida (8.26). Il tutto in attesa dell’esordio del greco Miltiadis Tentoglou (Campione Olimpico e d’Europa), mentre il cinese Wang Jianan (Campione del Mondo) è fermo a 8.22 (1,5 m/s).

Foto: Grana/FIDAL

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