Atletica
Atletica, perché Andy Diaz salterà da “non italiano” in Diamond League? Cosa succederà a Doha: il paradosso e le tempistiche
Andy Diaz ha acquisito la cittadinanza italiana un paio di mesi fa, ma non può ancora gareggiare con la Nazionale Italiana. Il formidabile triplista debutterà venerdì 5 maggio in occasione della prima tappa della Diamond League che andrà in scena a Doha (Qatar), ma il detentore del prestigioso trofeo non potrà scendere in pedana con la maglia azzurra.
Il saltatore di origini cubane, attualmente tesserato per la Libertas Unicusano Livorno e seguito da Fabrizio Donato, è in attesa del via libera da World Athletics e fino a quando non arriverà l’autorizzazione della Federazione Internazionale si troverà costretto a gareggiare in una situazione ibrida: è italiano per la legge ma non per lo sport internazionale.
La Fidal ha chiaramente puntualizzato che i suoi prossimi risultati, fin da quelli di venerdì, saranno inseriti nelle liste italiane all-time. Il suo attuale primato personale è uno strepitoso 17.70. Si preannuncia un’infuocata sfida in Medio Oriente, visto che ci saranno anche il nostro Emmanuel Ihemeje (17.29 metri a Walnut poche settimane fa, miglior prestazione mondiale stagionale), il fenomeno portoghese Pablo Pichardo (Campione Olimpico, Mondiale, Europeo), il burkinabé Hugues Fabrice Zango (primatista mondiale indoor) e lo statunitense Christian Taylor, oltre al cinese Zhu Yaming (bronzo iridato all’aperto) e il cubano Lazaro Martinez (Campione del Mondo in sala).
Speriamo che sia una delle ultime uscite da “italiano-non italiano” di Andy Diaz, che spera di ricevere il via libera da World Athletics in modo da essere grande protagonista ai Mondiali di Budapest, in programma tra poco più di tre mesi. Il mirino è chiaramente puntato sulle Olimpiadi di Parigi 2024, dove ha più volte dichiarato di voler conquistare la medaglia d’oro.
Foto: Fidal