Atletica

Atletica, pesante offesa per Marcell Jacobs. Insulto a sfondo sessuale: “Tuo figlio è adottato?”

Pubblicato

il

Oggi a Rabat sarebbe dovuta andare in scena l’attesissima sfida nei 100 metri di Diamond League di atletica tra il campione olimpico Marcell Jacobs e l’americano Fred Kerley. L’italiano tuttavia ha dato forfait qualche giorno fa per un problema alla schiena ed è volato poi a Monaco di Baviera per farsi visitare da un luminare dell’ortopedia.

L’attesissima sfida contro lo statunitense sembra proprio stregata. Sulla carta potrebbe avvenire al Golden Gala di Firenze di venerdì 2 giugno, ma chiaramente la presenza dell’azzurro appare in dubbio: difficile che possa prendersi dei rischi che possano compromettere l’intera stagione all’aperto.

Le presenze sporadiche di Jacobs sul circuito hanno provocato, da mesi, le frecciatine dei colleghi d’Oltreoceano. Lo stesso Kerley non è mai stato tenero nei confronti dell’olimpionico, pungolandolo a più riprese con frasi come “non viene mai” o “non è un reale avversario”. Il fuoriclasse del Bel Paese, dal proprio canto, l’ha sempre presa piuttosto bene (almeno di facciata…), spiegando che una rivalità di questo tipo fa bene all’atletica.

Ora però Marcell Jacobs deve incassare una nuova, pesantissima offesa che arriva da David Verburg. Si tratta di uno specialista delle staffette: nel suo palmares figurano l’oro con la 4×400 a Rio 2016 ed i titoli iridati del 2013 e del 2015.

L’americano, appresa la rinuncia del classe 1994 a Rabat, ha pubblicato un tweet di cattivo gusto: “Pullout game so strong his kid probably adopted“. Tradotto letteralmente: “Si tira fuori talmente tanto che suo figlio probabilmente è stato adottato“.

Si tratta di un vero e proprio insulto a sfondo sessuale. Verburg fa riferimento ad un ipotetico coito interrotto tra Jacobs e sua moglie, mettendone addirittura in discussione la paternità. Una pessima metafora per far capire come l’italiano, a suo avviso, salti regolarmente le gare in cui deve affrontare rivali importanti come Kerley o altri statunitensi.

Conoscendo la signorilità di Marcell Jacobs, non ci attendiamo una risposta a questa ennesima provocazione, forse la più pesante per i termini volgari utilizzati. L’auspicio è che gli imprevisti fisici possano finalmente concedergli una tregua e consentirgli di rispondere sulla pista alle tante ingiurie ricevute.

Foto: Lapresse

Exit mobile version