Tennis
ATP Roma 2023, Bucciantini si sbilancia: “Jannik Sinner può andare in finale. Con Alcaraz sarà braccio di ferro”
Passaggio di consegne? Parliamoci su. Nello scambio di testimone immaginario tra Madrid e Roma, il tennis mondiale entra sempre di più nella fase calda della stagione sulla terra rossa. Al Foro Italico assisteremo a un antipasto di lusso, in vista di quel che accadrà a Parigi. Il Red Carpet del Roland Garros avrà un nuovo vincitore o ci sarà quel che resta della vecchia guardia?
Le domande sono molte e queste riguardano anche le ambizioni dei tennisti italiani: Jannik Sinner, autore di un prima parte di stagione molto convincente; Lorenzo Musetti a cui piace la terra europea; Matteo Berrettini ai box e costretto a fare i conti con i limiti del suo corpo.
Nell’ultima puntata di TennisMania, in onda su Sport2U (in collaborazione con OA Sport), condotta da Dario Puppo e con ospite Marco Bucciantini (giornalista/scrittore), si sono toccati questi e altri temi e si è fornita una chiave di lettura.
ALCARAZ E IL PASSAGGIO DI CONSEGNE – Il primo argomento nasce da un ragionamento molto semplice: Alcaraz e i risultati che portano a pensare che sia l’erede di chi ha caratterizzato il tennis mondiale per un ventennio. Le statistiche sono importanti, tenendo conto della seconda doppietta consecutiva Barcellona-Madrid e dei 4 titoli 1000 a soli 20 anni. Una continuità di rendimento che ricorda un mostro come Novak Djokovic, per assonanze statistiche. Bucciantini, pungolato sul tema, ha detto la sua: “Il passaggio di consegne con Djokovic ci sarà quando si daranno la mano a fine match e l’altro riconoscerà in Alcaraz il suo successore. Finora negli Slam in cui sono stati presenti entrambi, l’ultimo che hanno giocato è stato Wimbledon e l’ha vinto il serbo. Deve avvenire questo, però è impressionante la successione di vittorie di Alcaraz. Un ragazzo così giovane che ha giocato cinque Finali importanti (quattro Masters1000 e uno Slam) e le ha vinte tutte e cinque. E’ il dato più clamoroso. Lui può lasciare Umago, contro Sinner, Amburgo, contro Musetti, ma negli eventi di maggior peso specifico ha cinque su cinque contro avversari diversi e in situazioni differenti. L’ultima è stata la più particolare, a Madrid: contro il tedesco Jan-Lennard Struff è stato un match difficile perché era un avversario che non dà ritmo, non consente l’appoggio sulla sua palla, un tennista che non ti fa sentire le sensazioni e lui non le stava sentendo. Tuttavia, ha saputo uscirne perché ha un tennis talmente ampio per trovare la soluzione. Questo mi sembra già a livello dai più grandi. Djokovic, però, sta giocando poco e la mia impressione è che quando c’è lui va a vincere, non vuol fare solo presenza“.
STAGIONE A STRISCE VINCENTI – Primi quattro mesi dell’anno in cui si è andati un po’ a serie vincenti, secondo il parere di Bucciantini: “C’è stato Medvedev capace di vincere tantissimi tornei, ora Alcaraz e anche Sinner ha vinto a Montpellier ed è stato vicino a farlo nei 1000 americani e a Montecarlo. L’impressione è che questo accada perché, per il ritmo incalzante delle partite e il calendario, i tennisti tendono a programmare le loro presenze, scegliendo dove dare il meglio che possono. Quindi chi sta bene ed è più forte, quasi raccoglie d’inerzia. Nel caso di Alcaraz, c’è un po’ di più: lui è un tennista che sembra già averti detto tutto. A Parigi però lo spagnolo avrà delle sfide diverse, tuttavia fa impressione che ci sia una generazione di giocatori che ha passato una vita a giocare da sfavoriti e ora la storia si ripete con un interprete diverso come l’iberico. Tsitsipas, ad esempio, è uno che soffre anche emotivamente Alcaraz e, visto che si è prefissato di vincere gli Slam, lui può far fatica“.
SINNER E RUNE GLI ANTI-ALCARAZ – Per questo potrebbero essere Jannik Sinner e Holger Rune quelli più attrezzati per contrastare l’incedere dello spagnolo: “Lo stesso Alcaraz vede in loro i rivali veri e propri, come se si fosse creato una sorta di trio di eletti del futuro. Non ci sono questi retaggi mentali, sicuramente Rune non si sente inferiore neanche al Padre Eterno e Jannik si trova a suo agio quando affronta la sfida massima e con Alcaraz abbiamo capito che sarà un braccio di ferro“.
SINNER, ROMA LA SUA GRANDE OCCASIONE – Si è toccato il tema del tabellone a Roma e Sinner ha la sua occasione per arrivare fino in fondo nella Capitale, dal momento che anche la parte del draw in cui è inserito gli ha evitato l’incrocio con Djokovic e Alcaraz prima di una possibile semifinale e Finale: “Il sorteggio sicuramente è importante per delineare il quadro della situazione, ma è anche vero, come dice Paolo Bertolucci, che l’andamento delle partite è tale che l’evoluzione del tutto sia diversa. Sinner è talmente competitivo ovunque che le occasioni tornano. Poteva essere a Miami, a Montecarlo, che sembrava di giocare in Italia, ma lì ci è arrivato magari con un po’ di energie in meno, avendo giocato tanto, e Rune è meglio affrontarlo in un contesto apatico. Il Foro Italico credo sarà un fattore per Sinner e lo stesso ragionamento può valere per Musetti perché se il pubblico lo tiene su mentalmente allora sulla terra può fare degli exploit. E’ un’occasione per rivedere un italiano in Finale e vedere un po’ l’effetto che fa, come cantava Iannacci. D’altra parte, questo l’hanno capito tutti: avremo italiani in Finale, questi sono forti, vinceranno tanto. Di solito, si comincia da Roma. Io mi sono sbilanciato perché Sinner si è rimesso a puntino e, per come viaggia la palla sul Centrale, Roma è la grande occasione“.
MATTEO BERRETTINI E LA SUA ASSENZA – Si è toccato anche il tema legato al giocatore romano: “Ha bisogno di mettere insieme vittorie e ritrovare l’inerzia mentale. L’erba può regalargli quelle certezze, anche per dimenticare quanto accaduto nel 2022 a Wimbledon. Ha bisogno di ritrovarsi fisicamente e mentalmente perché nel corso del tempo si è dimostrato eccezionale nel riprendersi velocemente dai suoi stop, ma farlo di continuo non è semplice da assorbire“.
TENNIS FEMMINILE IN CERCA DI PERSONAGGI – Una fetta della puntata è stata dedicata anche al tennis femminile in cerca di personaggi d’autore e in cui si fa fatica ad avere appeal, come magari poteva accadere in passato con Serena Williams e altre interpreti che cercavano di contrastarla.
Di seguito il video completo della puntata:
VIDEO INTERVISTA A MARCO BUCCIANTINI
Foto: LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI