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ATP Roma 2023, Fabio Fognini torna ad esultare al Foro Italico, Murray si inchina come sei anni fa

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Torna ad esultare in un 1000 Fabio Fognini, e non poteva non farlo avanti al pubblico amico di Roma. Sul Pietrangeli il ligure si è portato a casa una sfida dall’antico sapore d’élite contro Andy Murray, e come sei anni fa, sempre al primo turno degli Internazionali, il copione è lo stesso, una vittoria azzurra. Stavolta ci vogliono tre set, chiusi sul 6-4 4-6 6-4, e quasi tre ore di partita, ma Fabio esce con le braccia al cielo e si regala la sfida con Miomir Kecmanovic al secondo turno.

Sin dai primi momenti si capisce che la sfida avrà un non so che di agonico. Probabilmente Murray non è al 100%, poiché rispetto al solito cerca costantemente la palla corta: già nel primo gioco deve salvare cinque palle break, capitola alla sesta che attiva due game più tardi, è 2-1 Fognini dopo quasi mezz’ora. La partita però regala scambi che ci ricordano perché i due sono stati nell’élite del tennis mondiale, con un paio di colpi da maestro dell’azzurro e la solita, grinta da tramandare ai posteri dello scozzese. Che nel sesto gioco va anche vicino a riportarsi in linea di galleggiamento, ma Fabio resiste e chiude i conti sul 6-4.

Fognini però nel secondo set diventa assai più falloso dopo aver sbagliato poco e nulla nell’ora precedente. Due doppi falli lo condannano immediatamente al break, ma il servizio non funziona più a dovere. Ci sono anche delle incrinature in Murray, che forse inizia a sentire la stanchezza, ma quando si tratta di rispondere alza i giri del motore e porta la frazione sul 5-1 e servizio approfittando dei movimenti del ligure non proprio irreprensibili. Ma gli manca il centesimo per fare la lira, poiché getta alle ortiche qualcosa come quattro palle break compiendo alcuni errori di misura; incredibilmente la frazione si rimette in piedi, ma la luce si spegne sul più bello, arrendendosi dopo un errore di rovescio.

Ma la quasi rimonta ha rianimato Fabio, che va contro ai segnali negativi del suo fisico e approfitta del momento critico di Murray, che perde il quarto gioco al servizio consecutivo e si ritrova sotto di un break in apertura di terzo parziale. E Fognini è bravissimo a non lasciare alcuno spiraglio: il dritto funziona alla perfezione e concede tre soli punti al servizio, due nell’ultimo gioco, chiudendo con un ace.

Il tennis più offensivo del ligure oggi ha avuto nettamente la meglio: 47 i vincenti a fine partita a raffronto dei 22 errori non forzati, una forbice molto più ampia rispetto al 27-18 di Murray. Colpisce anche il 19/25 a rete ed i 45 punti vinti sul servizio avversario, 24 sulla seconda.

Foto: LaPresse

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