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ATP Roma 2023, Monaco: “Sinner a volte non è scafato, ma al Roland Garros avrà un vantaggio”

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Jannik Sinner

Fare il punto della situazione. Nel calendario del tennis si è in una fase cruciale della stagione sulla terra rossa. In questi giorni si sta disputando il torneo di Roma al Foro Italico e i più grandi giocatori del mondo sono chiamati a un impegno prestigioso, nella consapevolezza che il massimo traguardo da raggiungere sarà il Roland Garros.

Negli Internazionali d’Italia 2023 le sorprese non sono mancate e, di sicuro, la sconfitta dello spagnolo Carlos Alcaraz è stata emblematica perché maturata al cospetto di un giocatore come l’ungherese Fabian Marozsan, sconosciuto ai più e in grado di sciorinare un tennis stellare. In tutto questo, Jannik Sinner è stato costretto a fronteggiare un Alexander Shevchenko di grande livello, in un contesto tennistico sempre più imprevedibile, con giocatori che esprimono personalità in campo, pur non avendo una grande esperienza nel massimo circuito internazionale.

Di questi aspetti si è parlato nell’ultima puntata di Sport&Go2U, in onda su Sport2U e in collaborazione con OA Sport, condotta da Giandomenico Tiseo e con ospite Guido Monaco, esperto di tennis e commentatore tecnico di Eurosport.

IL SORPRENDENTE MAROZSAN – L’analisi è partita dall’inaspettata vittoria del magiaro contro Carlitos: “L’avevo visto giocare a Cagliari contro Nardi, vinta al terzo set, con il giocatore italiano che aveva avuto non poche occasioni. Direi che una cosa del genere non si era mai vista, anche per le qualità del tennis espresso. Resto convinto che la versione di Alcaraz a Roma fosse un po’ ‘dimessa’, una tappa di passaggio, ma quanto fatto vedere dall’ungherese io non credo che sia frutto solo di una giornata di grazia, ma ci sia altro e sono molto curioso di rivederlo in azione”.

IL GRUPPO DELLE NUOVE PROPOSTE – Monaco si è poi soffermato sul livellamento del tennis moderno verso l’alto, con gli esempi di Shevchenko e di Marozsan: “Se guardiamo con attenzione i Challenger, prendiamo spesso nota di vittorie di giocatori appartenenti alla fascia dei 200/300 del mondo battere dei top-100. Quanto messo in mostra da Marozsan e Shevchenko è stato impressionante. Sul russo mi sbilancio e credo davvero diventerà un campione perché già a Madrid, prima che gli venissero i crampi, avevo preso a pallate Medvedev. Un po’ lo stesso discorso vale per il magiaro, che ha preso a pallate Alcaraz, anche se voglio rivederlo“.

SINNER E IL SUO PERCORSO – Si è poi parlato di Sinner e del suo percorso agonistico, in un confronto con Alcaraz e Rune: “Lui ha avuto una formazione diversa, ma a differenza degli altri due ha iniziato prima a essere nel circuito ATP, di conseguenza per me le cose vanno un po’ a compensarsi. Jannik in alcune circostanze non è così scafato, perché non è così abituato a contesti di un certo genere, però credo sia uno che impari dalle esperienze passate e penso che lo farà anche quando si troverà a giocare contro Rune, Alcaraz, come del resto ha già dimostrato. A Montecarlo è vero ha perso, ma ha giocato il match alla pari con il danese, perdendo 7-5 al terzo, mentre contro Shevchenko ha fatto una grande partita contro un grande avversario, che ha giocato al suo livello e sul suo terreno, tirando forte da fondo. E’ venuto fuori bene nel terzo set e credo che lui sia molto contento proprio del modo in cui abbia reagito alla situazione“.

IL BIVIO DI NADAL – Tiene banco il futuro agonistico di Rafael Nadal e Monaco ci ha rivelato: “Ho un contatto con la sua Academy e ovviamente sono molto abbottonati. Tuttavia, il concetto che si è espresso con chiarezza è che il ritiro non è un’alternativa contemplata. Sinceramente, io fossi in lui a Parigi non andrei proprio perché se non vuole terminare la propria carriera, non ha necessità di andare al Roland Garros senza una partita nelle gambe negli ultimi cinque mesi. Se invece vuole presenziare, per un’ultima uscita in un torneo in cui ha dato così tanto, allora vale la pena rischiare“.

I FAVORITI DEL ROLAND GARROS – La chiusura è stata su chi possa ambire al titolo di Parigi: “Sono cinque i giocatori in questione: Alcaraz, Djokovic, Rune, Sinner e Tsitsipas. Nadal non lo considero per quanto ho detto già, mentre Rublev è subito dietro ai cinque che per me sono a un livello superiore. Inserisco Sinner perché lui nelle partite al meglio dei cinque set si trova bene e la sua grande continuità di rendimento viene fuori“.

VIDEO INTERVISTA GUIDO MONACO

Foto: LaPresse

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