Seguici su

Senza categoria

ATP Roma 2023: Rune per la prima rossa, Medvedev con il dilemma recupero

Pubblicato

il

Holger Rune, Daniil Medvedev

Finale a tutti i livelli particolare, strana e ogni altro termine possibile al Foro Italico di Roma. Gli Internazionali d’Italia 2023, quinto Masters 1000 della stagione, vedono di fronte il danese Holger Rune (a caccia del primo titolo 1000 sul rosso e secondo in carriera) e il russo Daniil Medvedev, diversamente protagonisti nella Capitale.

Il danese arriva con i galloni di favorito non solo e non tanto perché il suo percorso parla da solo (Djokovic e Ruud superati in fila), ma anche perché il russo si ritrova a dover fare i conti con l’evenienza extra del maltempo che ha interrotto due volte la semifinale con Stefanos Tsitsipas, costringendo lui e il greco a finire quasi alle 11 della sera. La conseguenza logica è legata a minori tempi di recupero (un caso simile capitò in Alcaraz-Zverev a Madrid 2022, ma c’era una programmazione scellerata invece della pioggia in questo caso).

WTA Roma 2023: Elena Rybakina vince senza gioia, Anhelina Kalinina costretta al ritiro

Solo uno il precedente tra i due, arrivato a Montecarlo e vinto da Rune per 6-3 6-4. Per il classe 2003 l’occasione è oltremodo ghiotta perché arriva contro un uomo che non è mai stato particolare amante della terra, per sua stessa ammissione, ma che ha comunque imparato a domarla in quest’ultimo anno. Si tratta, ad ogni modo, appena della seconda finale di Medvedev su questa superficie (l’unica altra l’ha persa a Barcellona nel 2019, contro una versione ancora ben più che competitiva dell’austriaco Dominic Thiem.

Va a chiudersi con questo ultimo atto un’edizione davvero tormentata su tutti i fronti degli Internazionali, i primi della storia con l’allungamento a (quasi) due settimane. Dalle tribune non piene come sperato durante incontri chiave a tutte le complicazioni portate dalla pioggia, non ultimo il caos del sabato con la finale femminile terminata oltre la mezzanotte, molto è accaduto. E tanto è stato detto e scritto. Ci si congeda, quantomeno, con una finale che per teste di serie non è la migliore possibile, ma lo è per cos’hanno saputo esprimere fino ad ora i due che sono arrivati alla domenica conclusiva all’ombra dello Stadio Olimpico, che si trova poche centinaia di metri più avanti.

Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI – LivePhotoSport.it

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità