Tennis
ATP Roma 2023, Semeraro: “A Sinner non piace giocare in notturna. Alcaraz non è solido come Nadal”
Nelle ultime ore non si discute d’altro tra gli appassionati e addetti ai lavori di tennis. Stiamo proprio parlando di Fabian Marozsan, tennista ungherese che ha sconfitto al terzo turno degli Internazionali di Roma 2023 il gigante Carlos Alcaraz, rendendosi protagonista di un match impeccabile, in cui è riuscito a condurre il suo gioco e a tenere botta nei momenti più difficili.
Proprio la grande prestazione del magiaro è stato il topic principale di discussione in “Tennismania“, la rubrica di approfondimento di Dario Puppo in onda su Sport2u, la Web TV di OA Sport. Il celeberrimo giornalista, in tandem con un’altra grande firma del tennis italiano, Stefano Semeraro, ha in prima battuta descritto il profilo del giocatore sconosciuto ai più:
“Io ho chiesto più informazioni in conferenza stampa – ha detto Semeraro – lui si è presentato, è un ragazzo riservato, non ci ha detto tanto. Ha iniziato a cinque anni, è il numero 135 ma è stato anche il numero 114, ha vinto un paio di Challenger, non che si fosse distinto per grandi cose. In Italia ha però una sua storia perché è stato fondamentale nella promozione dalla serie A2 all’A1 di Firenze; appare molto serio e professionale, si era fatto notare tra pochi addetti anche se ha giocato alcuni match interessanti, quest’anno per esempio ha giocato a Cagliari perdendo un match con Ben Shelton; ci ha spiegato che prima di Cagliari aveva cambiato il suo team. Oggi lo abbiamo visto a Roma e, complice un Alcaraz non al meglio, ha vinto. Carlitos è stato molto onesto dicendo che l’avversario ha giocato sempre ad alto ritmo. L’ungherese ha sorpreso per il numero di smorzate, che è il suo marchio di fabbrica, e per la freddezza con cui ha chiuso il match nel tiebreak”.
ATP Roma, Fabian Marozsan: “Oggi è stato tutto perfetto, non so cosa sia successo nel tie-break”
Dario Puppo è poi rimasto impressionato da un dato in particolare: “A me ha impressionato come a inizio partita il break sia arrivato a zero e lui ha ottenuto il proprio servizio per sei volte a zero, con Alcaraz sono numeri difficili da portare a casa. Lo abbiamo visto anche con Sinner ai sedicesimi, tutti e due hanno tenuto un livello alto, poi Shevchenko è calato per merito di Sinner. Lui invece nel momento di difficoltà ha reagito bene”.
A fargli eco Semeraro: “Alcaraz ha provato a salvarsi con il mestiere, con il servizio, ma poi ha dovuto cedere. Questo ci dice che ci attende una stagione in cui ci sono giocatori molto forti, ma che possono inciampare e che non hanno quella solidità che avevano da giovani i soliti noti come Federer, Nadal e Djokovic. Oggi c’è bisogno di più riposo ed è facile che si arrivi in condizioni di gioco particolari“.
In ultimo i due hanno analizzato quanto fatto dal Sinner nel match con Shevchenko, dove l’italiano ha comunque rischiato qualcosa: “Divertente il fatto che non si fosse accorto di aver vinto – ha detto Semeraro – lui è sempre positivo, ha ammesso di non aver giocato in maniera perfetta, secondo me si è trattenuto dal dire che non ama giocare in serale viste le condizioni, ma se vuoi essere il numero uno devi anche adattarti. Non so se lo vedremo ancora in notturna, a lui quella condizione non piace e si è visto. Ha detto di essere stato bravo a reagire, ma in quelle situazioni deve imparare a non mettercisi. Se tu perdi tante energie nei primi turni poi arrivi alla fine e ti manca quel metro in più, quell’energia in più per vincere il match decisivo. Ma vale per tutti, vedi appunto Alcaraz. Non si può sempre giocare nella situazione ideale. Bisogna avere la fortuna e la tigna di sfruttarla”. Di seguito la puntata completa
DARIO PUPPO E STEFANO SEMERARO A TENNISMANIA
Foto: LaPresse