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Basket 3×3, Sara Madera: “Al Mondiale possiamo dire la nostra. La D’Alie ci aiuta molto”
Parlare di Sara Madera vuol dire raccontare di una giocatrice che, ormai, è fondamentale in chiave Italia non solo per quanto riguarda il basket nella sua versione classica, ma anche in termini di 3×3. E, siccome sono al via i Mondiali in quel di Vienna, sulla magnifica Rathausplatz, ecco che arriva il suo momento per parlare di tutto quel che circonda l’attesa dell’esordio azzurro. Nell’intervista rilasciata all’interno di Basket2u ci sono i temi dell’azzurro, ma anche del 3×3 in quanto tale, del passaggio da un basket all’altro. E si parla anche di persone, specialmente di una.
A proposito dell’ambiente di Vienna: “Siamo in un albergo con tutte le squadre, il 3×3 è bello perché conosci tante persone, sei sempre a contatto, la partita dura poco e quindi veramente poi puoi socializzare con chiunque. Ci sono molte giocatrici del 5 contro 5, anche io sono un po’ in ballo in questo caso. Però è sempre bello vedere giocatrici e altre culture, perché vedi Cina e Giappone al tavolo di fianco e fa strano, ma allo stesso tempo anche piacere“.
Sulla sequenza che la porta proprio dal basket classico al 3×3 per tornare ancora al classico in chiave Europei: “Mi ero concentrata sul torneo di Vigo in Spagna per dare il massimo. Appena finite le partite mi sono detta ‘ok, ora vado a fare il 3×3 e mi focalizzo, quel che viene viene’, senza pensare troppo al dopo. Uno step alla volta“. E proprio sulle due partite con la Nazionale di Lino Lardo: “Sono state le prime due partite dopo la qualificazione che avevamo fatto a ottobre e poi febbraio. Il gruppo è più o meno quello, ci sono alcuni innesti nuovi, bisogna ritrovare la fluidità di giocare insieme. Ci sono stati buonissimi segnali, da qui all’Europeo c’è il torneo in Grecia, si costruirà il percorso migliore per arrivare nelle migliori condizioni possibili“.
Su quello che è il nuovo gruppo che si è formato nel 3×3: “Già l’anno scorso avevamo fatto insieme alcune tappe delle Women’s Series, stiamo creando un amalgama. Siamo ragazze super, ci troviamo benissimo insieme nel 3×3, il che è ancora più importante che nel 5 contro 5, perché essendo in quattro devi veramente crearlo in quelle poche persone. Abbiamo già fatto tornei, ma anche qui dobbiamo ritrovare fluidità e ritmi, confidenza con campo e pallone che sono diversi. Avere già un gruppo consolidato aiuta“.
Aneddoto che ritorna più volte con Rae Lin D’Alie protagonista sulla conoscenza delle squadre e sulla conoscenza delle giocatrici: “Aiuta perché il 3×3 è tanto caratteristiche individuali. Rae conosce molto bene le ragazze e tutte le caratteristiche, poi ci guardiamo le partite, facciamo scouting con lo staff. Conoscerle aiuta per dare quel po’ di più per portare a casa la partita“.
Un bilancio dell’attualità: “Siamo un po’ in costruzione, però essere già qui, fare un Mondiale è emozionante solo a dirlo, a giocarla ancora di più”. E su Rae D’Alie: “E’ bellissimo come aiuti le persone. Anche quando sono arrivata al Preolimpico, che era il mio primo torneo, dava i piccoli consigli, l’essere furbi nel gioco. E’ stata la prima ad aiutarmi e ad aiutare tutte quelle che ci sono in mezzo“.
Come funziona il 3×3: “Se uno lo giocasse da solo, ‘morirebbe’ dopo neanche una partita e mezza perché i ritmi sono vertiginosi e altissimi. Ognuno deve portare il proprio mattoncino: anche se non sembra, da fuori è assolutamente un gioco di squadra“.
Obiettivi: “Di fare e dare il massimo. Dobbiamo riconoscere le nostre caratteristiche, sapere che in una partita di 3×3 tutto può succedere. Vai in bonus, sono due liberi, un tiro da tre (che poi è da due) che vale comunque tanto. Mai partire sconfitti anche con chi sulla carta può essere più forte. Secondo me possiamo dire la nostra sotto tutti i punti di vista“.
Abbiamo detto che si parla di persone, specialmente di una. E, in questo senso, è Sara Madera stessa a offrire un colpo di teatro. Ma, per vederlo, c’è una sola cosa da fare.
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Credit: Ciamillo