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Boxe, Aziz Abbes Mouhiidine pugno d’acciaio: Finale ai Mondiali, battaglia campale con il colosso russo per l’oro

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Aziz Abbes Mouhiidine vola in Finale ai Mondiali 2023 di boxe, in corso di svolgimento sul ring di Tashkent (Uzbekistan). Il pugile italiano ha letteralmente dominato la semifinale contro l’armeno Narek Manasyan, imponendosi con un nitidissimo e sacrosanto verdetto unanime (5-0: cinque 30-27). Il campano ha alzato sensibilmente l’asticella rispetto ai tre turni precedenti, dove non aveva ancora sfoggiato tutto il suo acclarato talento e dove aveva dato l’impressione di combattere con le marce basse.

Oggi il Campione d’Europa è parso decisamente più concentrato e preciso in termini agonistici.  sciorinando uno stile impeccabile e risultando almeno due gradini sopra al rognoso avversario, che ai quarti di finale aveva regolato il ben più quotato spagnolo Reyes Pla, il rivale dell’azzurro in tante battaglie continentali. Con questo risultato ha quantomeno eguagliato la medaglia d’argento conquistata lo scorso anno, ma l’obiettivo dichiarato è quello di salire sul gradino più alto del podio e fare suonare l’Inno di Mameli a dieci anni di distanza dall’affermazione di Clemente Russo.

Una supremazia indiscussa in nove minuti sostanzialmente a senso unico, dove il nostro peso massimo ha dimostrato di essere un riferimento nella categoria fino a 92 kg. Aziz Abbes Mouhiidine è risultato impeccabile in tutti i fondamentali, facendosi apprezzare soprattutto per il suo stupendo destro con cui ha più volte bucato la guardia dell’avversaria e con cui lo ha colpito con insistenza al corpo e al volto. Appena l’azzurro ha alzato il ritmo, mettendo in bella mostra la sua proverbiale agilità di gambe, ha sopraffatto l’avversario e lo ha schiacciato dall’alto di una marcata superiorità tecnica.

Aziz Abbes Mouhiidine ha così staccato il biglietto per l’atto conclusivo: domenica pomeriggio tornerà in scena per incrociare il solidissimo russo Muslim Gadzhimagomedov, Campione del Mondo nel 2019 e argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un vero e proprio colosso, che ha dalla sua un pugno potente e che nel corpo a corpo si esalta. Tra l’altro la sua semifinale è stato ai limiti dell’incredibile: l’uzbeko Lazizbek Mullojonov era visibilmente avvantaggiato da una giuria troppo casalinga e dopo i primi due round, nettamente dominati dal russo, quattro cartellini erano in perfetta parità. Nell’ultima frazione il russo è stato contato in maniera insensata e tutto lasciava presagire a una vittoria ingiusta del padrone di casa che ai quarti aveva battuto La Cruz Peraza, Campione del Mondo due anni fa e due volte Campione Olimpico. Eppure. Nonostante il conteggio, però, Gadzhimagomedov è riuscito a imporsi.

L’azzurro dovrà adottare la giusta strategia per arginare quei colpi e pungere sfruttando al meglio i propri punti di forza. Il nostro portacolori ha perso entrambi i precedenti: il 6 giugno 2021 in un match decisivo per qualificarsi alle Olimpiadi e il 25 giugno 2019 ai quarti di finale degli European Games, ma questo Mouhiidine è decisamente superiore e può ambire all’agognato titolo iridato dopo la beffa subita due anni fa.

Foto: FPI

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