Ciclismo
Chi è Filippo Zana? Lo scalatore che ha domato il Coi e torna a far sognare l’Italia
L’Italia sta aspettando con ansia un uomo da corse a tappe, un ciclista in grado di essere protagonista sulle tre settimane, un atleta capace di poter dire la sua negli eventi di cartello e di maggior fascino. L’era post Vincenzo Nibali si sta rivelando particolarmente difficile e l’addio dello Squalo ci ha lasciato un po’ nudi: sembrano essere lontanissimi i trionfi al Tour de France (era il 2014, “soltanto” nove anni fa) e al Giro d’Italia per una Nazione che ha sempre respirato di ciclismo e che ultimamente è ben lontana dal dominio dei giorni migliori.
L’Italia ha trovato un super velocista (Jonathan Milan è impressionante) e può fare affidamento su un cronomen-uomo da Classiche (i risultati parlano in favore di Filippo Ganna), ma manca ancora il fuoriclasse da corse a tappe. Potrebbe essere Filippo Zana? Oggi l’Italia ha sognato con il 24enne veneto, capace di vincere la prestigiosa diciottesima tappa al Giro d’Italia 2023: fuga da lontano, gamba spettacolare sulla durissima salita di Coi dove rimane da solo con Thibaut Pinot, replica eccellente sull’ascesa che conduce al traguardo della Val di Zoldo e poi una volata perentoria per battere l’esperto francese.
Abbiamo ammirato la gamba di quello che sembra essere uno scalatore puro e la fantasia inizia a volare. Bisogna però essere pazienti, non affrettare i tempi, attendere e coccolare quello che potrebbe essere un talento sorprendente. La qualità in salita sembra nitida, la grinta e la motivazione non mancano, l’umiltà si è vista quando si è prodigato nel ruolo di gregario. Serviranno dei miglioramenti a cronometro, ma intanto la strada sembra essere quella giusta. Conosciamo più da vicino Filippo Zana.
CHI È FILIPPO ZANA?
Nato il 18 marzo 1999 a Thiene (in provincia di Vicenza), Filippo Zana ha fatto il proprio esordio tra gli under 23 con la maglia della Trevigiani nel 2018, riuscendo ad alzare le braccia al cielo soltanto in occasione della seconda stagione, quando si impose nel sempre importante GP Capodarco. Il passaggio tra i professionisti è invece avvenuto nel 2020, di sicuro non un anno fortunato per entrare nel gruppo che conta a causa della pandemia. Era stato accolto dalla Bardiani-CSF-Faizané, ricevendo la fiducia del lungimirante Bruno Reverberi: primi passi tra Comunitat Valenciana, Laigueglia e Tour of Antalya, poi l’emergenza sanitaria rinvia tutti i piani al mese di agosto. A ottobre parteciperà anche all’atipico Giro d’Italia autunnale, chiudendo al 34mo posto nella classifica giovani e nella top-100 della graduatoria generale.
Nel 2021 arriva disputa la sua prima Classica Monumento (73mo alla Milano-Sanremo) e si ripresenta nuovamente al Giro d’Italia, che porta a termine con un 18mo posto nella graduatoria dei giovani e il 73mo nella generale. Ad agosto la prima gioia da professionista: vince la classifica generale dello Sazka Tour (nei fatti il Giro di Repubblica Ceca), con tre secondi posti di tappa su quattro frazioni disputate. La settimana seguente prende parte al Tour de l’Avenir, la corsa a tappa più importante per gli under 23: terzo posto in classifica alle spalle del norvegese Tobias Johannessen e dello spagnolo Carlos Rodriguez, condito da un secondo posto alla Grand Colombier e una terza piazza sul Piccolo San Bernardo. Proprio in quel frangente si vedono le prime doti da scalatore di Filippo Zana, che a settembre sarà sesto agli Europei Under 23 e 17mo ai Mondiali Under 23 (gara vinta da Filippo Baroncini).
Nel 2022 si scalano altri gradini: 19mo alle Strade Bianche, ottima figura al Giro d’Italia (14mo nella classifica giovani, 47mo nella generale), la vittoria della classifica generale dell’Adriatica Ionica e poi la magia assoluta il 26 giugno, quando si laurea Campione d’Italia battendo Lorenzo Rota, Samuele Battistella e Andrea Piccolo in una volata a quattro in quel di Alberobello. La maglia tricolore debutta al Giro di Repubblica Ceca, ma ormai è tempo di passare al Team Jayco AlUla e di operare il grande salto in una squadra World Tour. Filippo Zana è cresciuto sensibilmente in Bardiani, ha fatto i passi giusti senza strafare, ha potuto plasmare il proprio talento e l’approdo alla formazione australiana sembra essere l’ideale per il 24enne.
Deve farsi vedere e deve lavorare per i capitani, ma il 21mo posto alle Strade Bianche e la sesta posizione nella classifica dei giovani al Giro di Romandia sono dei segnali forti. Al Giro d’Italia si presenta fasciato di verde-bianco-rosso e regala spettacolo entrando in tre fughe da lontano: a Fossombrone è terzo, sul Monte Bondone termina in 15ma piazza dopo aver lavorato a lungo per Eddie Dunbar (che ora è quarto in classifica) e poi in Val di Zoldo ha conquistato quella che al momento è la sua affermazione più importante in carriera. Tra l’altro è 21mo in classifica generale.
Foto: Lapresse