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Ciclismo, Mondiali 2023: problema costi, varie Federazioni potrebbero disertare del tutto o in parte

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Mondiali ciclismo

E se un numero importante di Federazioni disertasse, del tutto o in parte, i Mondiali di Glasgow? L’ipotesi non è del tutto peregrina, se non altro perché andare in Scozia sta rivelandosi un salasso dal punto di vista economico per diversi. Tutto a causa dei costi logistici: 100 sterline a persona per i visti, 300 a notte per gli hotel.

Un problema, questo, che si lega al fatto che spendere cifre importanti per una rassegna iridata come lo è quella del 2023, con prove su strada, pista, BMX, MTB, Gran Fondo, indoor, Trial e paraciclismo tutte riunite tra il 3 e il 13 agosto, per molti, è improponibile. Determinate Federazioni dovrebbero spendere un quinto, se non oltre, del loro budget. E, per quelle minori e (spesso) non europee, questo è un grattacapo serio.

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Il tutto risulta da un’indagine di RadioCycling, che in un podcast ha riunito varie dichiarazioni sul tema. Tra queste, ci sono quelle di Jaan Kirsipuu, ex ottimo professionista ora a capo dell’Estonia: “Pianifichiamo di andare solo con i junior e l’U23 per le corse su strada maschili. E’ dispendioso. Credo sia molto costoso, devi volare lì, trasportare bici lì“.

C’è anche qualche polemica circa la calendarizzazione degli eventi, perché la prova su strada maschile e la finale dell’inseguimento su pista maschile sono distanti 15 ore l’una dall’altra. Per farla breve, gente come Filippo Ganna o Ethan Hayter dovrebbe fare una scelta.

Foto: LaPresse

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