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Ciclismo

Come cambia il Giro d’Italia senza Geoghegan Hart: duello Roglic-Thomas per la vittoria? Due gli outsider

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Geraint Thomas

Dopo l’abbandono di Remco Evenepoel per Covid, quello di Aleksandr Vlasov per un malanno che poi si è rivelato anch’esso dovuto al Covid, il Giro d’Italia 2023 perde un altro dei contendenti per la classifica finale. Durante la tappa odierna, la Camaiore-Tortona, Tao Geoghegan Hart è stato costretto al ritiro in seguito ad una caduta. 

Il londinese è finito a terra in discesa quando, sulla strada bagnata, Alessandro Covi è scivolato causando una reazione a catena alle sue spalle. A terra tra gli altri anche il leader della corsa Geraint Thomas, il secondo in classifica Primoz Roglic e Pavel Sivakov, ottavo prima della partenza odierna. Se i primi due sono ripartiti immediatamente con il terzo che, seppur acciaccato, è riuscito ad arrivare al traguardo, Geoghegan Hart ha avuto la peggio.

Portato immediatamente in ospedale su un’ambulanza, il londinese ha probabilmente riportato un infortunio alla gamba sinistra di cui non conosciamo ancora l’entità. Il suo abbandono, mentre era terzo in classifica a soli 5” dal compagno di squadra Geraint Thomas, stravolge inevitabilmente (per l’ennesima volta) gli scenari tattici e non solo della corsa.

Ad una prima analisi sembra che ormai per la vittoria siano rimasti in due: Geraint Thomas e Primoz Roglic. I due sono davanti in classifica (lo sloveno insegue per soli 2”), hanno un palmares di maggiore livello rispetto a tutti gli avversari e finora hanno dato l’impressione di avere qualcosa in più sui terreni più impegnativi. Con le salite ancora tutte da affrontare perché concentrate nelle ultime giornate, il duello tra di loro si annuncia spettacolare, ma è difficile individuare un favorito tra i due.

Di certo l’enorme vantaggio di cui la INEOS poteva disporre avendo Tao Geoghegan Hart nella contesa per la vittoria finale, e Pavel Sivakov ancora vicino in classifica, è scomparso del tutto. Non sappiamo come il team britannico avrebbe utilizzato le tante carte a disposizione, magari attaccando ripetutamente lo sloveno, o magari facendo “blocco” contro di lui per provare ad isolarlo. Sta di fatto che ora, per forza di cose, la INEOS è costretta a rivedere i propri piani.

Alle spalle di Thomas e Roglic, rimasti anche gli unici due in corsa ad aver già vinto un Grande Giro (ma mai il Giro d’Italia), crescono giorno dopo giorno anche le quotazioni degli inseguitori, che ora vedono l’obiettivo del podio ad un passo e possono sognare anche qualcosa in più. Stiamo parlando ovviamente di Joao Almeida e Damiano Caruso, rispettivamente terzo in classifica a +22” e quinto a +1’28”.

Per le chance del portoghese, l’addio di Geoghegan Hart potrebbe rappresentare un vantaggio da non trascurare. Tra tutti i “big” il britannico era infatti quello da cui maggiormente si poteva aspettare un attacco in salita, mentre Roglic e Thomas tendono ad essere più regolaristi. Almeida ha tutte le carte in regola per provare a rimanere con loro su ogni salita e magari approfittare di ogni minimo momento di difficoltà.

Lo stesso vale anche per Damiano Caruso, sicuramente più avvezzo agli attacchi, agli allunghi ed in generale a provare con tutte le armi a disposizione. Con la Jumbo-Visma che non ha un personale di alto livello in salita e la INEOS sempre più acciaccata, il siciliano ha un’opportunità forse irripetibile di far scoppiare la corsa. Le pendenze non lo spaventano, come non lo spaventa la cronoscalata del Monte Lussari. Lui ha detto di voler provare a giocare per la vittoria e quello che prima era un piccolo spiraglio di possibilità, sta lentamente diventando una porta aperta. Staremo a vedere.

Foto: LaPresse

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