Formula 1

F1, Charles Leclerc: “Sabato avremo la nostra carta da giocare, ma Red Bull resta su un altro pianeta”

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Dopo un avvio di stagione ampiamente al di sotto delle aspettative, Charles Leclerc vuole cambiare marcia e va a caccia di un exploit proprio nel suo Gran Premio di casa a Montecarlo. Il monegasco ha rilasciato un’intervista a La Gazette de Monaco, proiettandosi verso un weekend di gara estremamente significativo per lui in seguito alle tante delusioni accumulate negli ultimi anni tra le strade del Principato.

Abbiamo da giocarci la nostra carta. Monaco è uno dei circuiti in cui paga prendere qualche rischio. Non siamo nella stessa situazione dell’anno scorso, con una macchina molto veloce e costante su ogni pista. Quest’anno l’Aston Martin ha fatto un grande balzo in avanti, la Red Bull resta su un altro pianeta, soprattutto la domenica. Lo sappiamo tutti, qui la qualifica è molto importante e penso che sabato avremo la nostra carta da giocare per sperare di partire davanti in gara“, dichiara il beniamino locale e portacolori della Ferrari.

Sulle voci di mercato relative al suo futuro:Non ho intenzione di commentare, ma è vero che è una novità nella mia carriera. Finora non ero mai stato oggetto di voci. Sono arrivato in F1 all’Alfa Romeo senza che ci fosse nessuna chiacchiera o segnale, poi con sorpresa di tutti sono stato annunciato alla Ferrari. Da allora non ci sono mai stati davvero dubbi, perché ho un lungo contratto con la Scuderia che scade alla fine del prossimo anno. Amo la Ferrari, ho sempre sognato di correre per questa squadra. Le voci non mi toccano molto e cerco soprattutto di concentrarmi su quello che c’è da fare in pista, perché non siamo ancora al livello in cui vorremmo essere“.

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Sulla trattativa per il rinnovo di contratto con la casa emiliana: “Non mi sono prefissato una scadenza per occuparmene. Vedremo quando sarà il momento, le discussioni non sono ancora iniziate e penso che sarà Fred (Vasseur, ndr) a dover porre la domanda. Un anno e mezzo di contratto è ancora tanto tempo ed è normale che non ci siano trattative in corso“.

Foto: Lapresse

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