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Formula 1

F1, Christian Horner: “Verstappen e Perez? Al momento sono liberi di gareggiare senza ordini di scuderia”

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Horner

Dopo la doppietta nel Gp d’Azerbaijan a Baku, con Sergio Perez capace di stare davanti a Max Verstappen e di avvicinarlo nella classifica del Mondiale piloti, in Red Bull è stato fatto il punto della situazione sul rapporto fra i due piloti.

In un’intervista post gara, il team principal della scuderia austriaca, Christian Horner, si è lungamente espresso sulla questione dei rapporti di forza fra l’olandese campione del mondo e il messicano.

Verstappen 93 punti, Perez 87: ”Al momento sono loro due. C’è un leggero distacco dal resto del gruppo, ma ci sono ancora 19 gare da disputare e cinque gare sprint”.

Sul calendario: “Quindi c’è un’enorme quantità di gare e un’ampia varietà di circuiti da percorrere, per cui la situazione potrebbe essere altalenante tra i due. L’affidabilità sarà un fattore chiave. Al momento ci stiamo concentrando soprattutto sulla costruzione di un margine con entrambi i piloti”.

Per il futuro: ”Quando torneremo in Europa, sono sicuro che ci saranno notevoli aggiornamenti. Naturalmente, quest’anno abbiamo una capacità di sviluppo ridotta, quindi è su questo che ci concentriamo: cercare di aumentare il divario”.

Su Perez: “Checo è sicuramente all’altezza del suo soprannome di re delle stradine o di quello che sarà il titolo della sua ultima docuserie. Ovviamente, è stato un po’ fortunato con la tempistica della Safety Car. Ma, avendo preso il comando, a un certo punto ha accumulato quasi quattro secondi di vantaggio e ha controllato la gara, quindi ha sfruttato la sua opportunità e l’ha trasformata in una grande vittoria. C’è Max Verstappen dietro di te. Non se la sta prendendo comoda”.

”Checo è stato in grado di accumulare, a un certo punto, un vantaggio di 3,7 secondi. Il merito è tutto di Checo, che ha fatto una grande gara”.

In conclusione, Christian Horner ha affermato: “Si stavano spingendo a vicenda. Credo che abbiano confrontato i tempi in cui hanno sfiorato il muro sotto il podio. Ma li abbiamo lasciati spingere fino in fondo, questo è sempre stato il piano per la gara”.

Foto: Lapresse

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