Formula 1
F1, GP Imola 2023. Sono 8 le vittorie della Ferrari, il primo successo della “seconda vita” dell’autodromo si fa attendere
Domenica 21 maggio la F1 farà tappa a Imola, uno degli esempi di come non tutti i mali vengano per nuocere. D’altronde nel 2020 è stata la pandemia a consentire al circuito edificato sulle rive del Santerno di rientrare nel calendario iridato dopo un’assenza di quasi tre lustri. Avrebbe dovuto essere una soluzione temporanea e d’emergenza, invece si sono poste le basi affinché l’autodromo Enzo e Dino Ferrari tornasse a essere una tappa fissa, così come lo è stato per un quarto di secolo fra il 1980 e il 2006.
L’evento è letteralmente quello di casa per il Cavallino Rampante, non solo perché l’impianto è intitolato al Drake e al suo figlio primogenito scomparso prematuramente, ma anche poiché Maranello è distante poco più di 80 km. Andiamo, pertanto, a rivivere l’epopea delle Rosse nel tracciato romagnolo, sul quale si sino imposte 8 volte.
La prima vittoria è datata 1982. È addirittura una doppietta. Dovrebbe essere un trionfo, invece è un disastro a causa delle feroci polemiche generate dalle dinamiche della corsa. Quando le Renault escono di scena, le Ferrari hanno campo libero. Villeneuve è primo, Pironi secondo. Il muretto espone il cartello “Slow”. Il canadese lo interpreta come l’ordine di congelare le posizioni, ma successivamente commette un leggero errore e viene scavalcato dal francese. Ne scaturisce una battaglia imprevista, vinta dal transalpino. Gilles si ritiene si ritiene tradito sia dall’amico Didier che dalla squadra, alla quale non importa dell’accaduto. Dopotutto, è comunque arrivata la doppietta, poco importa l’ordine dei piloti. Tragicamente, quel GP di Imola sarà l’ultimo in cui Villeneuve vedrà la bandiera a scacchi. Morirà pochi giorni dopo durante le qualifiche del Gran Premio del Belgio.
Così, quanto avviene nel 1983 assume un significato particolare. Patrick Tambay, grande amico dell’amatissimo canadese (di cui è peraltro diventato il sostituto), ottiene una rocambolesca vittoria. Il francese porta al successo proprio la Ferrari numero 27 nonostante qualche noia al motore nei giri finali. L’affermazione del Cavallino Rampante è propiziata dall’uscita di pista della Brabham di Riccardo Patrese, il quale si insabbia a sei tornate dal traguardo subito dopo aver preso il comando. Proprio il ritiro del padovano resta nella storia, poiché provoca un boato di gioia tra il pubblico di fede ferrarista, felice di vedere l’avversario nella via di fuga, nonostante sia un pilota italiano!
Per la Scuderia di Maranello seguono però tre lustri di digiuno assoluto. Nelle quindici edizioni fra il 1984 e il 1998 su raccolgono diversi podi, ma non ottengono alcun successo. Addirittura tra il 1988 e il 1993 non arriva nessuna top-three! Durante questo periodo si ricorda soprattutto lo spavento per il tremendo incidente di Gerhard Berger al Tamburello nel 1989, quando la sua monoposto prese fuoco dopo lo schianto e l’austriaco fu salvato dal pronto intervento dei pompieri CEA. Tuttavia, ai tre lustri di digiuno ha fatto seguito un’autentica abbuffata grazie ai “succulenti piatti vincenti” sfornati dallo chef Michael Schumacher.
“Antipasti” (1999). Nei primi giri la McLaren di Mika Häkkinen va in fuga, ma al tredicesimo passaggio il finlandese va a sbattere tutto da solo all’ultima curva. Passa al comando il compagno di squadra David Coulthard, che però è braccato da Schumi. I due ingaggiano un braccio di ferro, al termine del quale è il tedesco ad avere la meglio, risultando più incisivo nei giri veloci immediatamente precedenti alle soste ai box, quando riesce a guadagnare quei secondi decisivi per superare lo scozzese.
“Primo” (2000). Il copione è molto simile a quello dell’anno precedente. Stavolta il duello per il successo riguarda Schumacher e Häkkinen. Michael resta a lungo alle spalle di Mika, ma quando si tratta di alzare il ritmo in vista delle soste, il teutonico non ha rivali e sopravanza il finnico, conquistando così la seconda vittoria di fila a Imola.
“Secondo” (2002). Non c’è proprio partita. Il Kaiser domina in lungo e in largo, mentre Rubens Barrichello è capace di chiudere secondo, permettendo alla Ferrari di firmare la seconda doppietta della sua storia sulle rive del Santerno, stavolta senza alcuna polemica.
“Amaro” (2003). È l’anno in cui i fratelli Schumacher gareggiano nonostante la scomparsa della madre, la quale spira proprio nella notte antecedente alla gara. La Williams di Ralf resta al comando nella fase iniziale, ma Michael lo sorpassa dopo il pit-stop, imponendosi nonostante la giornata drammatica.
“Dolce” (2004). Michael Schumacher diventa il primo pilota a vincere per tre volte consecutive a Imola. Lo fa senza grandi problemi, gestendo la sfuriata iniziale della Bar di Jenson Button prima di scavalcarlo al pit-stop.
“Frutta” (2006). È un’affermazione sudata ed emozionante. Schumi ingaggia un braccio di ferro con la Renault di Fernando Alonso, riuscendo a sopravanzare lo spagnolo proprio durante il valzer dei pit-stop. Cionondimeno, il tedesco inizia a soffrire di graining e l’iberico, alle sue spalle, è estremamente minaccioso. Nonostante sia dotato di una vettura meno performante di quella di Nando, Schumacher riesce a resistere sino al traguardo, regalando alla Ferrari la prima vera vittoria dopo un anno e mezzo di un digiuno interrotto, per modo di dire, solo dalla farsesca affermazione di Indianapolis 2005.
Nella nuova reincarnazione di Imola, il Gran Premio di Emilia Romagna, si sta aspettando ancora un successo. Anzi, per la verità il Cavallino Rampante deve ancora salire sul podio.
I NUMERI DELLA FERRARI A IMOLA
(30 EDIZIONI)
VITTORIE: 8
6 Michael Schumacher
(1999, 2000, 2002, 2003, 2004, 2006)
1 Didier Pironi (1982)
1 Patrick Tambay (1983)
POLE POSITION: 6
4 Michael Schumacher (1996, 2002, 2003, 2006)
1 Gilles Villeneuve (1981)
1 René Arnoux (1983)
GIRI PIU’ VELOCI: 10
5 Michael Schumacher (1998, 1999, 2003, 2004, 2005)
1 Rubens Barrichello (2002)
1 Gilles Villeneuve (1981)
1 Didier Pironi (1982)
1 Michele Alboreto (1985)
1 Gerhard Berger (1995)
PODI: 24
1982 Didier Pironi (1°), Gilles Villeneuve (2°)
1983 Patrick Tambay (1°), René Arnoux (3°)
1984 René Arnoux (2°)
1987 Michele Alboreto (3°)
1994 Nicola Larini (2°)
1995 Jean Alesi (2°), Gerhard Berger (3°)
1996 Michael Schumacher (2°)
1997 Michael Schumacher (2°), Eddie Irvine (3°)
1998 Michael Schumacher (2°), Eddie Irvine (3°)
1999 Michael Schumacher (1°)
2000 Michael Schumacher (1°)
2001 Rubens Barrichello (3°)
2002 Michael Schumacher (1°), Rubens Barrichello (2°)
2003 Michael Schumacher (1°), Rubens Barrichello (3°)
2004 Michael Schumacher (1°)
2005 Michael Schumacher (2°)
2006 Michael Schumacher (1°)
I PRECEDENTI DEI PILOTI FERRARI A IMOLA
CHARLES LECLERC
2020 (FERRARI) – 5°
2021 (FERRARI) – 4°
2022 (FERRARI) – 6°
CARLOS SAINZ Jr.
2020 (MC LAREN) – 7°
2021 (FERRARI) – 5°
2022 (FERRARI) – Ritirato
Foto: La Presse