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Formula 1
F1, GP Monaco 2023. La pioggia incognita suprema nella giornata in cui Ferrari e Alonso proveranno a spezzare l’egemonia Red Bull
Per la Formula 1, il GP di Monaco è ormai diventato come la Pasqua. Arriva ogni anno; pur non avendo una data fissa cade sempre nello stesso periodo; infine è festa di precetto. Lo si segue, a prescindere dallo spettacolo offerto. I sorpassi sono pressoché impossibili? Non importa, vedere le monoposto lambire i guard-rail per le strade del Principato è una tradizione primaverile.
I favori del pronostico vanno accordati a Max Verstappen, che avrà anche meno margine delle abitudini, ma è comunque stato in grado di piazzare la sua Red Bull davanti a tutti. L’olandese dovrà in ogni caso fronteggiare una concorrenza più agguerrita delle abitudini, capitanata da Fernando Alonso, capace di issare l’Aston Martin in prima fila. Fa impressione pensare al fatto che l’iberico, nel 2001, fece il suo esordio a Montecarlo gareggiando assieme a un altro Verstappen, il padre Jos!
Eppure lo spagnolo è ancora qui, a quasi 42 anni, alla caccia di un miracolo. Ci avrebbe potuto fare un pensierino concreto anche Charles Leclerc, se potesse scattare dalla terza casella conquistata in pista, soprattutto considerando come ci sarà una RB19 in meno con cui fare i conti. Il botto a Sainte Devote in qualifica costringerà Sergio Perez, trionfatore del 2022, a partire dal fondo della griglia.
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Il monegasco, però, ha rovinato tutto con una distrazione, ritrovandosi sul groppone una penalità di tre posizioni in griglia per aver ostacolato Lando Norris durante l’ultimo time-attack del britannico. Di podi se ne sono visti pochi, quest’anno, a Maranello. Uno solo. Quindi già attestarsi nelle prime tre posizioni non sarebbe un risultato da disdegnare. Bisognerà però correre di rincorsa, perché Carlos Sainz partirà quarto e Leclerc solo sesto.
Va però messa in luce una variabile impazzita, nel senso più letterale del termine. Si chiama pioggia. Venerdì e sabato il tempo è stato bello, ma per la giornata odierna è attesa una perturbazione. Secondo le previsioni, le ore più a rischio sono quelle centrali (10.00-14.00). Se così fosse, ci sarebbe la possibilità di partire su asfalto bagnato destinato ad asciugarsi strada facendo. In realtà, nessuno sa con precisione se e quando arriverà l’acqua e, soprattutto, quale sarà la sua intensità. “Pioggia” in questa stagione può significare quattro gocce così come un acquazzone.
Banalmente, potrebbe essere cruciale l’arguzia, che in F1 significa essere pronti a leggere in anticipo l’evoluzione della pista, optare per la strategia giusta ed eventualmente pensare in maniera alternativa, giocando le proprie carte su più fronti. Al riguardo, il 2022 ha impartito una chiara lezione in merito. Chi di dovere l’avrà assimilata? Tra poche ore la sentenza.
Di certo c’è che se Red Bull dovesse vincere anche oggi, allora le possibilità di completare la “stagione perfetta” aumenterebbero non di poco. Il sentimento comune è che Montecarlo sia uno dei contesti dove il Drink Team potrebbe essere più vulnerabile, sia per caratteristiche anomale, sia per la sua implicita imprevedibilità.
Foto: La Presse