Formula 1
F1, GP Monaco 2023: promossi e bocciati. Verstappen sbanca il Casinò, Ferrari dispersa
Tempo di bilanci e di valutazioni dopo il GP di Monaco, settimo appuntamento del Mondiale 2023 di F1. Sul circuito cittadino più famoso che ci sia, sono arrivate risposte importanti in ottica campionato tra chi si è distinto in maniera particolare e chi invece si trova a spiegare i motivi di una nuova disfatta. Di seguito promossi e bocciati del round nel Principato:
PROMOSSI
MAX VERSTAPPEN (Red Bull) – Il migliore. Dubbi non ce ne sono da diverso tempo, ma una nuova conferma è arrivata. La 39ma affermazione in carriera ha queste caratteristiche per Max, che ha guidato da maestro dopo quello sfogo via radio del venerdì mattina. Nella FP1 la sua RB19 era inguidabile e bisognava rivoltare l’assetto come un calzino. Detto, fatto e l’olandese ha conquistato pole e vittoria, nonostante i capricci del meteo. Visto l’errore grave del suo compagno di squadra, Sergio Perez, è lecito pensare e chiedersi quando sarà l’evento buono per festeggiare il terzo titolo consecutivo.
FERNANDO ALONSO (Aston Martin) – Aveva fissato il countdown sui propri canali social. Sperava di ottenere la sua 33ma vittoria in carriera l’asturiano, ma con questo Verstappen c’è stato poco da fare. Ha spinto come un animale Nando e siamo ancora in attesa di aggiornare la voce “errori” in questo campionato. Sì, perché l’iberico non ha mai sbagliato in questo 2023 e la maniera in cui ha portato al limite la sua vettura ha impressionato. Pensare alla piazza d’onore in questo Mondiale non è assolutamente una fantasia, anzi…
ESTEBAN OCON (Alpine) – Cogliere le proprie opportunità. Monaco è un appuntamento particolare e il francese è stato speciale: splendido nelle qualifiche e lucidissimo in gara. Nonostante la pressione messa da Carlos Sainz prima e Lewis Hamilton poi, Ocon ha tenuto botta, non tentennando mai davanti al traguardo da raggiungere. Terzo podio in carriera di alto livello.
MERCEDES – L’accoppiata Lewis Hamilton/George Russell ha colto una top-5 da valutare positivamente per quello che la scuderia di Brackley ha deciso di fare. La W14 si è presentata molto rinnovata e dei miglioramenti nel comportamento in curva ci sono stati. Tuttavia, trovare la messa a punto ideale sulle vie del Principato non è stato semplice e il time-attack non ha entusiasmato. In gara è piaciuto lo spirito con cui i due piloti hanno corso e si può ben sperare in vista del prossimo round a Barcellona.
MCLAREN – Abbiamo compreso quando la vettura di Woking va veramente forte. Sì, perché quando si è scatenato il diluvio, Lando Norris e Oscar Piastri giravano su tempi da marziani. In particolare, il britannico guidava con una tale aggressività da lasciare senza fiato. E’ un po’ così che si può valutare la top-10 di entrambi nell’appuntamento di Monaco (nono e decimo).
BOCCIATI
FERRARI – Un nuovo disastro. Luigi Mazzola ha dato una definizione perfettamente calzante: “La Rossa si sta Sauberizzando“. Effettivamente, le cose stanno così. In attesa di questi “fantomatici” aggiornamenti che arriveranno a Barcellona, Charles Leclerc e Carlos Sainz sono stati protagonisti dell’ennesima prestazione incolore del Cavallino Rampante. La vettura si è confermata molto difficile da mettere a punto e di conseguenza per entrambi i piloti dare il 100% ha un fattore di rischio elevato. Leclerc l’ha fatto, qualificandosi terzo, ma poi una nuova imprecisione nella comunicazione con il pilota è costata tre posizioni in griglia. Un errore grave al pari della lettura in gara quando Giove Pluvio è entrato in azione, con Sainz che si è girato. Un sesto e un ottavo posto che sono lo specchio di un riscontro altamente insufficiente.
SERGIO PEREZ (Red Bull) – La sua gara era finita ben prima di iniziare. L’errore di sabato in curva-1 ha trasformato il weekend del messicano in un incubo. E così, mentre il suo compagno di squadra ha trionfato, lui è affondato nell’impossibilità di risalire la china e di rimediare a quanto fatto nel time-attack. Il 16° posto finale ha queste caratteristiche e in ottica Mondiale, più che guardare avanti, vale la pena guardarsi le spalle da un Alonso in grandissima progressione.
Foto: LaPresse