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F1, GP Monaco 2023. Quando il gioco si fa duro, la Ferrari non gioca…

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Charles Leclerc

Ancora una volta, la Ferrari spara a salve. C’era un insolito ottimismo in vista del Gran Premio di Monaco, apparentemente giustificato dall’esito delle prime prove libere del venerdì. D’accordo, Max Verstappen aveva sovrastato tutti nella classifica dei tempi come d’abitudine, ma le Rosse erano virtualmente rimaste nella scia dell’olandese. Però, quando il gioco si è fatto duro, i duri hanno giocato, la Scuderia di Maranello è viceversa rimasta ai margini.

Al di là di quella che potrà essere la sorte di Charles Leclerc, sul quale grava la Spada di Damocle di una penalizzazione per aver ostacolato involontariamente, ma in maniera chiara, Lando Norris nel suo ultimo time attack, l’esito delle qualifiche va considerato deludente. Il Cavallino Rampante ambiva senza mezzi termini alla pole position, già abbrancata a Baku. Invece il monegasco ha firmato il terzo crono in pista.

I “duri” che hanno messo in disparte il padrone di casa sono, ovviamente, Max Verstappen e Fernando Alonso. Non certo due a caso, capaci di tirare fuori gli artigli nel momento cruciale. Al contrario, i ferraristi hanno fatto la figura del burro penetrato dal proverbiale coltello. D’altronde, le sanzioni l’impeding non cambiano il fatto che sia Leclerc sia stato il meno rapido fra i tre principali candidati alla pole. Su Carlos Sainz, invece, non c’è molto da dire. Lo spagnolo si è trovato battuto finanche dall’Alpine di Esteban Ocon.

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Verstappen, Alonso, persino Ocon… Tutti in grado di alzare l’asticella quando più contava. Ferrari non ha invece alzato alcunché, se non migliaia di imprecazioni da parte dei tifosi, costretti ad archiviare l’ennesima giornata deludente. I conti si faranno domani, ma se le premesse sono queste c’è poco da essere ottimisti. Possibile che le Rosse manchino sempre all’appello?

Per i sostenitori del Cavallino Rampante la speranza è l’ultima a morire. Vedremo se nelle prossime ore qualche inopinato miracolo permetterà lo svezzamento, passando dal latte al whiskey, come in un western di John Wayne. Abbandonare la dimensione di ‘mammola’ per diventare a propria volta dei duri e giocare per vincere al Casino di Montecarlo è solo una pia illusione, oppure potrà concretizzarsi nottetempo?

Foto: La Presse

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