Formula 1
F1, l’impresa nascosta di Fernando Alonso nel GP di Monaco. Nel XXI secolo, nessuno come lui a Montecarlo!
A meno di magagne dell’ultima ora, domenica Fernando Alonso parteciperà al Gran Premio di Monaco per la 19ma volta in carriera. In questo modo lo spagnolo appariglierà Rubens Barrichello nel ruolo di pilota con più presenze nel Principato. Non è tuttavia questa la dinamica più pregnante relativa al veterano iberico sulle strade monegasche, bensì il fatto di aver realizzato un’impresa nascostasi nei meandri della mole di dati forniti dalla F1.
Nell’arco della sua sconfinata carriera, l’asturiano ha trionfato a Montecarlo due volte, nel 2006 e nel 2007. Già qui ci troviamo di fronte a un unicum, poiché Nando è il solo pilota capace di vincere il GP per due anni di fila con due monoposto differenti (Renault nel primo caso, McLaren nel secondo). C’è però di più, poiché proprio la seconda affermazione ingloba una situazione ingiustamente avvolta dalle ombre.
Sedici anni orsono, Alonso vinse partendo dalla pole-position e con il giro più veloce in gara. Dunque, realizzò il cosiddetto hat-trick. Quanti ci sono riusciti nel XXI secolo? Lui. Fine. Nessun altro è stato capace di firmare l’impresa da quando siamo entrati nel III millennio. Notevole, soprattutto se si considerano tutte le tirannie succedutesi in Formula Uno negli ultimi quattro lustri (Schumacher-Ferrari, Vettel-Red Bull, Hamilton-Mercedes, Verstappen-Red Bull). Binomi dominanti, che però non hanno partorito il trittico nell’ambito monegasco.
L’hat-trick precedente a quello dello spagnolo è datato 1998 e porta la firma di Mika Hakkinen. All’epoca il finlandese fece anche di più, poiché si spinse fino al Grand Chelem, restando in testa in ogni giro (l’iberico invece si trovò alle spalle dell’allora compagno di squadra Hamilton in alcuni passaggi). Quello rimane l’ultimo “Slam” monegasco, ma d’altronde i weekend perfetti si contano sulle dita di una mano. Il finnico era stato preceduto solo da Juan Manuel Fangio (1950), Jackie Stewart (1971), Ayrton Senna (1990) e Michael Schumacher (1994).
Chi sarà il prossimo? Anzi, ci sarà un prossimo? Intanto Nando si può godere il fatto di non avere eguali nel XXI secolo. Oltre al record di partecipazioni e alla dinamica di essere l’unico passato per primo sotto la bandiera a scacchi per due anni di fila con due squadre differenti. Se poi il proseguo della sua infinita carriera dovesse regalare altre soddisfazioni a Monaco, sarebbero tutte guadagnate.
Foto: La Presse