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F1, Max Verstappen mette le cose a posto a Monaco. Leclerc lo marca stretto e Sainz sbaglia

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Charles Leclerc

La prima giornata del Gran Premio di Monaco è andata in archivio con una Ferrari dai due volti. I soliti, a seconda della mescola montata. Più le gomme sono soffici, più le Rosse sono competitive. La dinamica è ormai conclamata e, nonostante il contesto anomalo, viene confermata anche dalle stradine del Principato. È però stato inaspettato il rapporto di forza tra i piloti del Cavallino Rampante.

Carlos Sainz ha a lungo lasciato un segno molto più marcato di Charles Leclerc sia al mattino che al pomeriggio, sovrastando costantemente il compagno di squadra. È anche vero che il traffico ha sovente flagellato i giri veloci del padrone di casa, mentre lo spagnolo ha avuto più agio nel cercare la prestazione pura. Comunque sia, l’iberico ha brillato di luce propria indipendentemente dal compound montato, dando l’impressione di aver trovato subito ritmo, a differenza di chi corre a domicilio.

Però, in questo 2023 Sainz non è contento se non combina un pasticcio. Il ventottenne madrileno ha sporcato la sua bella giornata andandosi a schiantare contro le barriere alla chicane delle Piscine, toccando il guard rail all’interno con l’anteriore destra per poi finire contro la protezione esterna. Un incidente analogo a quello di cui fu protagonista Leclerc sul finire delle qualifiche del 2021 e giunto proprio un attimo dopo che Charles aveva superato, seppur di un’inezia, Carlos. Quanta pazienza

La Scuderia di Maranello ha piazzato i propri alfieri al secondo e terzo posto nella graduatoria dei tempi. Red Bull ce ne ha messo di tempo per capire come calibrare la RB19. In mattinata il Drink Team era scomparso dai quartieri nobili delle classifiche non certo per pretattica, bensì per un’allergia alle stradine monegasche. Addirittura, via radio, Max Verstappen è sembrato a tratti sull’orlo dell’isteria durante la FP1. Tra le due sessioni di prove, l’olandese e gli ingegneri della squadra hanno però apportato i correttivi del caso.

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La domanda, a questo punto, è una sola. Red Bull è davvero a disagio a Monaco, come sostengono in tanti, ed è dunque giunta al suo limite? Dopotutto, Verstappen è stato più rapido di Leclerc e Sainz si una manciata di millesimi, mentre Perez si è attestato a più di mezzo secondo dal bicampione del Mondo. Oppure i bibitari hanno appena imboccato la strada giusta e domani potranno crescere ulteriormente, distanziando la Ferrari e tutte le altre avversarie?

Nel primo caso, la lotta per la pole position sarà frizzante. Occhio, però, anche a Fernando Alonso. Nelle sue mani, Aston Martin è da corsa per far saltare il banco, almeno in qualifica. Nella seconda eventualità, il Cavallino Rampante e chi pilota qualsiasi vettura diversa dalla RB19 dovrà ridimensionare i propri sogni di gloria. Come al solito, Montecarlo o meno.

In tema di dimensioni, si fatica a capire quella della Mercedes riveduta e corretta nelle sospensioni e nelle fiancate. Di migliorie apprezzabili proprio non se ne sono viste, anzi. Lewis Hamilton si è tenuto a galla con classe ed esperienza, mentre George Russell è stato un ectoplasma. Versione A o B, le Frecce Nere sono rimaste smussate. Possibile? Solo prudenza? Oppure proprio non c’è trippa per gatti? Domani le sentenze preliminari in merito.

Foto: La Presse

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