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F1, Max Verstappen risponde ai fischi: “A me interessa solo correre e vincere, facciano pure…”

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Max Verstappen

Il fine settimana del Gran Premio di Miami ha avuto due soli “nei” per Max Verstappen. Nel weekend statunitense, infatti, l’olandese ha commesso un errore nel corso della Q3 che, sommato alla bandiera rossa provocata da Charles Leclerc, gli è costato la partenza dalla nona casella della griglia. Un passo falso che ha ampiamente rimediato con 57 giri in gara che hanno rasentato la perfezione.

Ma, a questo punto, qual è il secondo “neo” del fine settimana sul tracciato della Florida per il campione del mondo in carica? Bisogna tornare al Gran Premio di ieri. Anzi, per essere precisi, è sufficiente andare al pre-gara ed al post-gara. Il portacolori del team Red Bull, infatti, è stato pesantemente fischiato e ricoperto di “booo” dal vastissimo pubblico assiepato sulle tribune fuori dall’Hard Rock Stadium.

Nel corso della presentazione dei piloti, momento particolarmente “a stelle e strisce” prima del via della gara, e al momento del podio, l’olandese è stato preso di mira dal pubblico della Formula Uno. Come spesso capita, chi vince tanto viene preso di mira dal pubblico ma, nel caso del nativo di Hasselt, potrebbe anche pagare il fatto di non essere un “personaggio”, ovvero un pilota che bada al sodo e pensa solo alla pista, senza puntare troppo sul farsi apprezzare anche fuori dalle piste.

La risposta di Max Verstappen a quanto avvenuto ieri a Miami, dopotutto, prendere spunto proprio da questo aspetto. “Se fossi un pilota della seconda parte del gruppo nessuno si comporterebbe così con me. Penso che sia normale quando si vince e, a quanto pare, a loro non piace chi sta vincendo. Per me va assolutamente bene così, l’importante è che io sia sempre primo. Questa è l’unica cosa che conta. Io porterò a casa il trofeo e, invece, loro torneranno alle loro vite di tutti i giorni, spero potranno passare una bella serata”.

Foto: LPS DPPI

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